• È arrivato anche l’ultimo via libera per dare avvio al 730 precompilato.
    L’Autorità Garante sulla Privacy ha valutato le nuove modalità di comunicazione dei redditi e dato il proprio assenso definitivo.
    Trattandosi, però, di dati estremamente sensibili dovranno essere intensificate le procedure di sicurezza.
    Per questo motivo i centri di assistenza fiscale, i professionisti ed i sostituti d’imposta ai quali i contribuenti potrebbero decidere di rivolgersi, saranno sottoposti a rigidi controlli ed ispezioni periodiche.
    Ma procediamo con ordine ed analizziamo le varie tappe che interesseranno il nuovo 730 nei prossimi mesi.

    24102014A partire dal 15 aprile l’Agenzia delle Entrate invierà ai lavoratori dipendenti e ai pensionati il nuovo modello precompilato. I contribuenti, però, dovranno in molti casi apportare delle modifiche, soprattutto se in questi mesi saranno occorse delle spese mediche.
    La modifica del 730 non sarà così facile ed immediata come potrebbe sembrare. Ci sono, infatti, numerose voci aggiuntive rispetto al passato, con l’obiettivo di determinare con maggiore precisione la situazione reddituale e patrimoniale del lavoratore dipendente o del pensionato.
    Essi potranno decidere di aggiornare il relativo modulo online operando da sè oppure rivolgendosi ad un professionista.

    È qui che scattano le procedure di sicurezza. I Caf, i professionisti ed i sostituti d’imposta dovranno innanzitutto ricevere una delega da parte del proprio cliente e poi effettuare una specifica richiesta di accesso ai dati all’Agenzia delle Entrate.
    Da questo momento in poi scatta un rigido protocollo di sicurezza con un costante monitoraggio delle attività svolte e delle eventuali anomalie. Le responsabilità dei professionisti e dei centri di assistenza fiscale aumentano, dunque, in maniera esponenziale, senza che ci sia stato previsto un aumento delle tariffe in loro favore.
    Ogni errore nell’aggiornamento della dichiarazione sarà punito severamente. Questo ha spinto i centri specializzati ad intensificare i corsi di preparazione al nuovo Isee per analizzare con cura tutti gli aspetti innovativi e problematici.

    I contribuenti che vorranno modificare il proprio modulo senza rivolgersi a dei professionisti lo potranno fare online, attraverso le credenziali “Fisconline” rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o quelle dispositive fornite dall’Inps.
    Una volta effettuato l’accesso, il lavoratore dipendente o il pensionato potrà verificare la correttezza dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e procedere con eventuali modifiche.
    A partire dal 1° Maggio sarà poi possibile inviare online la dichiarazione all’Agenzia.
    La semplificazione della procedura è ancora tutta da dimostrare. Sicuramente ci saranno molti problemi soprattutto nei primi anni di sperimentazione.
    L’utente ed i centri specializzati dovranno comprendere i nuovi meccanismi di calcolo dei redditi con annesse detrazioni e oneri fiscali. L’impressione è che una simile innovazione possa essere valutata solo tra un paio d’anni, quando tutti avranno più chiari i margini di errore ed il quadro normativo.