Il Vinitaly l’evento di riferimento per il settore viticolo in Italia, per questa edizione del 2023 si veste di sobrietà per dimostrare che bere uno o due bicchieri di vino è meno dannoso che fumare un intero pacchetto di sigarette al giorno. Il mondo vitivinicolo minacciato dall’Irlanda, che spinge per convincere la Commissione Europea a imporre scritte informative e terrorizzanti sulle bottiglie, rinnova la propria immagine.
All’evento era presente Luca Rigotti, coordinatore vino di Alleanza Cooperative Agroalimentare, intervenuto alla tavola rotonda “Vino fare impresa”. Rigotti ha espresso il suo parere in merito a quanto possa essere controproducente attuare un terrorismo psicologico sul vino, come nel caso dell’Irlanda, piuttosto bisognerebbe fare una giusta informazione ed educare la popolazione giovane ad un consumo moderato.
Il coordinatore vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari ha osservato: “Sull’indicazione in etichetta di calorie ed ingredienti e sull’inserimento di messaggi di avvertenze, ribadiamo la necessità che per i prodotti vitivinicoli si segua un approccio consapevole ed educativo, mai allarmistico”. Ha inoltre sottolineato che: “Mentre le indicazioni nutrizionali e la lista degli ingredienti possono avere, se impostate nel modo corretto, un significato di trasparenza e di supporto alle scelte consapevoli dei consumatori, ciò non può avvenire in alcun modo attraverso l’imposizione, come nel caso dell’Irlanda, di messaggi intimidatori da trasmettere al consumatore che non tengano in alcun conto la differenza tra consumo e abuso”.