Proprio negli ultimi giorni vi abbiamo raccontato come l’agricoltura sia stato uno dei pochi settori in grado di aumentare il numero dei propri occupati negli ultimi mesi.
Una crescita che ha spinto i giovani ad aumentare il proprio interesse nei confronti dell’ambito in questione ed in alcuni casi ad aprire delle aziende agricole.
Non possiamo dire la stessa cosa per il settore industriale. Come riporta l’Istat, l’industria sta vivendo una crisi profonda che interessa a stretto giro i volumi produttivi.
La scarsità della domanda interna si ripercuote pesantemente sulla produzione industriale: non a caso i dati relativi a gennaio 2014 si confermano negativi.
La produzione industriale ha avuto, infatti, una variazione negativa dello 0,7% rispetto a dicembre 2014 e del 2,2% rispetto al gennaio 2014. Come riportato da Filippo Sensi, portavoce del Primo Ministro Matteo Renzi, i tecnici dell’Istat sottolineano, però, che il dato non tiene conto dei “ponti” di cui hanno usufruito alcune industrie nel mese di gennaio.
In questo modo si spiegherebbe una diminuzione dei volumi produttivi così vistosa nel confronto con l’anno precedente.
La spiegazione in questione può essere sicuramente considerata valida. Rimane in ogni caso un problema che è divenuto strutturale. Preoccupano, ad esempio, i dati sui beni di consumo, la cui produzione è in calo del 2,0% rispetto ad un anno fa, segno evidente di come la disponibilità economica delle famiglie non sia affatto aumentata negli ultimi dodici mesi e a risentirne, ovviamente, sono state anche le imprese produttrici di beni e servizi.
Le variazioni negative nel settore dell’energia (-2,7%), invece, sono invece legate a fattori esterni, che stanno mettendo in grave crisi l’intero settore energetico su scala mondiale.
Tra i comparti, invece, con maggiori diminuzioni della produzione industriale su base annua ci sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-8,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,7%) e della fabbricazione di macchine e attrezzature n.c.a. (-5,0%).
Mostrano, al contrario, segnali di crescita il comparto della fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,1%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,3%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+4,3%).