• Semplificazione e digitalizzazione nei rapporti tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Sono queste le linee direttive lanciate dal Governo e auspicate dalle istituzioni europee.
    L’Italia presenta uno degli apparati amministrativi meno efficienti d’Europa: tantissimi adempimenti burocratici, lunghe file d’attesa negli uffici pubblici, scarsa implementazione dei servizi online e ritardi ancestrali nel pagamento dei debiti nei confronti delle imprese.
    Proprio a causa di quest’ultima mancanza l’Italia è stata sottoposta a numerose procedure d’infrazione in sede europea, che hanno costretto il nostro paese a riformare il sistema dei pagamenti alle imprese.

    agenda-digitaleL’introduzione della fatturazione elettronica agisce in tal senso. A partire dal 31 marzo, il meccanismo già in vigore per le amministrazioni centrali, sarà esteso anche alle P.A a livello locale.
    Tutti i rapporti di fornitura di beni e servizi tra imprese private e pubbliche amministrazioni dovranno essere regolati attraverso una fattura sotto forma di documento digitale.
    Addio, dunque, agli scontrini fiscali e spazio agli strumenti di naturale digitale, con la speranza di semplificare l’apparato burocratico, velocizzare i tempi di pagamento e ridurre l’evasione fiscale.
    Obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili nel lungo periodo con un attento lavoro di implementazione di questi meccanismi su scala nazionale.

    La misura è rivolta in primo luogo alle aziende. La fatturazione elettronica obbligherà, infatti, le P.A. a saldare i propri debiti entro il termine massimo di un mese: in questo modo le piccole realtà imprenditoriali italiane potranno far fronte con maggiore facilità ai problemi di liquidità che hanno costretto addirittura numerose Pmi a chiudere i battenti.
    Ogni impresa e P.A. dovrà inviare la propria fattura digitale ad un sistema di interscambio, il quale procederà a valutarne correttezza ed eventuali criticità. Una volta effettuati i dovuti controlli, la invierà al destinatario.
    La presenza di un intermediario tra aziende e pubbliche amministrazioni servirà a rendere il processo di fornitura di beni e servizi più celere e sottoposto a più rigidi controlli.
    Ovviamente non tutte le amministrazioni e non tutte le piccole imprese sono pronte all’innovazione imminente.
    Per questo motivo risulta fondamentale l’operato che stanno svolgendo i digital champions a livello locale attraverso una campagna di informazione e di consulenza molto dettagliata.
    Per avere ulteriori informazioni di carattere tecnico vi invitiamo a rivolgervi ai digital champions di riferimento sul vostro territorio o a consultare il sito dell’Agenda digitale italiana.