• Si è svolto nella giornata di ieri a Catania il convegno “Insieme contro le mafie e la corruzione”, un’iniziativa organizzata da Confcooperative per presentare una serie di proposte contro le infiltrazioni criminali all’interno del mondo cooperativo.
    I recenti fatti giudiziari hanno evidenziato la presenza di veri e propri prestanome all’interno delle cooperative che risultano a servizio della criminalità organizzata. I boss riescono attraverso questo escamotage a mettere le mani su numerosi appalti pubblici e a gestire una grande quantità di servizi pubblici locali.
    Quanto emerso grazie all’inchiesta Mafia Capitale è solo l’apice di un sistema corrotto che va estirpato, senza però effettuare delle facili generalizzazioni, come invece è accaduto in questi giorni.

    L’evento organizzato da Confcooperative nasce proprio con quest’intento: ribadire il proprio “no” alla corruzione, ripulendo l’immagine delle cooperative ed effettuando delle proposte concrete per depurare un sistema marcio.
    Sono intervenute una serie di personalità di spicco del mondo delle istituzioni e della società civile. Erano presenti il sindaco di Catania, Enzo Bianco, il procuratore della Repubblica, Giovanni Salvi, il vice presidente di Libera Davide Prati ed i presidenti di Confcooperative Sicilia e nazionale, Gaetano Mancini e Maurizio Gardini.

    confcoop siciliaUna delle proposte più interessanti emerse nel corso dell’incontro è l’istituzione di una banca dati da mettere a disposizione delle forze dell’ordine contenente tutte le informazioni sui bilanci delle cooperative. Uno dei compiti delle centrali di rappresentanza, come Confcooperative, è proprio la revisione dei conti delle coop: l’obiettivo dell’associazione è fornire questi dati alle autorità competenti per consentire loro di effettuare indagini più dettagliate, prevenendo, quando è possibile, comportamenti di tipo corruttivo.

    Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, si esprime in maniera più dettagliata, invocando anche una revisione della normativa sugli appalti: “Vanno passati al setaccio i comportamenti, perché certi episodi fanno un gran danno a chi ogni giorno lavora per il bene del Paese”.
    Come più volte ribadito dallo stesso Gardini, il comportamento negativo di alcune coop provoca gravi danni economici ed in termini d’immagine all’intero mondo delle cooperative. Ecco perché è interesse delle centrali di rappresentanza collaborare con le istituzioni affinché vengano prevenuti episodi di questo tipo e si possa estirpare il rapporto sempre più ambiguo tra imprese, criminalità organizzata ed amministratori locali.