• È bastato un rinvio di dodici ore per  scatenare decine di ipotesi e suggestioni. Il Consiglio dei Ministri che si sarebbe dovuto riunire stamattina per approvare il Documento di Economia e Finanza, lo farà solo questa sera alle ore 20.00.
    L’appena nominato ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio tranquilla tutti e parla di normali tempi tecnici per esaminare gli ultimi aspetti del Def. E mentre l’opposizione si scatena, ipotizzando problemi all’interno dell’esecutivo nel fare quadrare i conti, spunta addirittura un “tesoretto” che il governo potrebbe ricavare grazie ai maggiori margini di flessibilità forniti dall’Unione Europea.
    Si parla di una cifra vicina ad 1,5 miliardi di euro che, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe essere utilizzato per finanziare misure per il welfare.

    renziNe sapremo di più sicuramente alla fine del Consiglio dei Ministri, ma stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore il tesoretto verrebbe dallo scarto tra l’andamento tendenziale del deficit (2,5%) e quello programmatico per l’anno 2015 (2,6%).
    In genere l’esecutivo attua una misura correttiva: restringe le casse dello Stato e fissa il deficit programmatico a cifre più basse rispetto a quello tendenziale.
    Questa volta non accadrà, merito della nuova interpretazione del Patto di Stabilità offerta dalla Commissione Europea. Così accade che questo anno il deficit programmatico verrà corretto al rialzo dello 0,1% e l’anno prossimo verrà effettuata la stessa operazione, aumentando di 0,4 punti percentuale. In quest’ultimo caso si risparmierebbe addirittura 6 miliardi che potrebbero essere così reinvestiti.

    La notizia ha subito fatto il giro del web, tant’è che su twitter è subito nato l’hashtag #bonusdef. Uno dei primi a lanciarlo è stato il delegato alla comunicazione del Partito Democratico, Francesco Nicodemo, che ha iniziato a retwittare alcune proposte di diversi utenti su come utilizzare queste risorse. In poco meno di un’ora ci sono state oltre 500 menzioni con questa tendenza. Oltre alle proposte, però, non mancano anche i commenti negativi sull’effettiva esistenza del bonus e sulla riduzione delle tasse annunciata in questi giorni dal premier Renzi.
    Vedremo nelle prossime ore se effettivamente gli 1,5 miliardi verranno dirottati verso il welfare, un settore che ne avrebbe certamente bisogno, considerati gli svariati tagli che ha dovuto subire negli ultimi anni.