Il 18 ed il 19 giugno le cooperative sociali hanno festeggiato il trentennale della prima assemblea della coop sociali di Confcooperative. Un traguardo importante che è stato celebrato attraverso un evento di due giorni ad Assisi.
Migliaia di cooperatori provenienti da tutta Italia sono giunti nella città umbra per raccontare la propria esperienza di imprenditori sociali e per ascoltare la voce di chi in questi anni ha contribuito alla crescita dell’intero Terzo Settore.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto congratularsi con il mondo della cooperazione, inviando un messaggio al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini: «Esprimo il mio apprezzamento per gli ambiziosi traguardi raggiunti in questi anni da quanti si adoperano quotidianamente per rafforzare e rilanciare il ruolo del cooperativismo come modello imprenditoriale capace di coniugare redditività e solidarietà».
I valori veicolati dalla cooperazione, quali quelli di sussidarietà, uguaglianza, solidarietà, valorizzazione della persona e del territorio, sono espressi all’interno della carta costituzionale. Il Capo dello Stato ne è il custode ed il maggiore promotore.
Per questo motivo invita il mondo della cooperazione a non perdere mai la bussola e a rimanere sempre fedele ai suoi principi costitutivi, rinnegando gli esempi negativi emersi dai recenti scandali giudiziari.
«La molteplicità e la varietà dei settori di intervento delle cooperative sociali» aggiunge Mattarella «a favore delle categorie più deboli e svantaggiate esprimono la loro naturale vocazione ad intercettare e soddisfare bisogni emergenti, rendendole protagoniste di nuove soluzioni di giustizia e coesione sociale a tutela dei diritti di uguaglianza e di cittadinanza, contribuendo alla realizzazione di un welfare partecipato ed inclusivo».
Proprio sulle tematiche del welfare, della legalità e della giustizia, si sono interrogati i cooperatori che hanno partecipato all’evento di Assisi.
Il risultato è la redazione della carta di Assisi, il codice etico del mondo della cooperazione contro Mafia Capitale. Con questo documento Federsolidarietà e Confcooperative intendono ribadire il loro fermo no alla corruzione e alle false cooperative, promuovendo un più forte coinvolgimento dei soci nelle scelte strategiche delle imprese e maggiori controlli contabili.