• In attesa della convocazione del Mipaaf di filiera, l’Alleanza delle Cooperative italiane espone le sue proposte per rilanciare il settore zootecnico, un ambito messo in crisi da costi di produzione elevati e da prezzi troppo bassi.

    logo alleanzaIl coordinamento di Legacoop, Confcooperative e Agci si concentra soprattutto sul settore bovino e suino. Secondo l’Alleanza delle Cooperative è necessario un intervento delle istituzioni nazionali e sovranazionali per dare maggiore stabilità al mercato e rendere sostenibile il reddito degli allevatori.
    Per raggiungere questo obiettivo è necessario innanzitutto incentivare l’aggregazione, rafforzando ad esempio le OP.
    In un mercato dove i costi di produzione sono elevati, la crescita dimensionale diventa uno sbocco ovvio ed imprescindibile per il rilancio del settore.
    Una scelta di questo tipo, implementata su vasta scala, permetterebbe agli allevatori di effettuare una programmazione più efficace, investire in tecnologie all’avanguardia ed avere un potere contrattuale maggiore.
    L’aggregazione è una possibile soluzione non solo ai problemi dello zootecnologico, ma anche di altri comparti dell’agroalimentare che presentano la medesima situazione di instabilità e scarsa remuneratività.
    L’Alleanza delle Cooperative invita inoltre le istituzioni a snellire le procedure burocratiche per ottenere finanziamenti e riprendere così gli investimenti.

    Altri due temi di chiave per il rilancio del settore sono quelli della qualità e dell’export.
    Secondo l’Alleanza è necessaria una rapida attuazione del Sistema di Qualità Nazionale (SQN) non solo per le produzioni di nicchia, ma anche per quelle a larga scala.
    Il settore zootecnico deve fronteggiare il malumore ed il pregiudizio dell’opinione pubblica sulle tecniche di produzione, visti gli scandali passati e i report giornalistici che continuano a mettere in luce le cattive abitudini di alcuni allevatori.
    Incentivare la qualità, dunque, e comunicare in maniera chiara ed efficace quanto viene fatto per migliore le tecniche produttive, diventa essenziale per tornare a far crescere la fiducia dei consumatori.
    Quanto, invece, all’export l’Alleanza delle Cooperative suggerisce azioni di promozione delle esportazioni dei nostri prodotti sia all’interno dell’Unione Europea che al di fuori dei confini comunitari per compensare anche i mancati ricavi derivanti dall’embargo russo.