• Il 2015 è stato un anno record per il recupero dall’evasione fiscale.
    Secondo quanto dichiarato dal viceministro dell’Economia Luigi Casero, nel corso dell’anno appena trascorso l’Italia ha superato il record di 14,2 miliardi di euro incassati nel 2014, raggiungendo una cifra vicina ai 15 miliardi.

    Ancora non abbiamo una stima precisa dei dati perché sono in corso le verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. La certezza, però, è che è stato migliorato il risultato del 2014, come confermato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi e dal premier Matteo Renzi.
    renzi evasionePochi minuti fa il Primo Ministro ha twittato :”Il 2015 anno record nel recupero sull’evasione fiscale (quasi 15Mld €). Un abbraccio a chi ci definiva “filo-evasori! “.
    Sui 15 miliardi recuperati nel 2015 ha inciso senza dubbio il nuovo 730 precompilato. Attraverso la nuova Dichiarazione dei redditi l’Agenzia delle Entrate ha potuto individuare tutte quei contribuenti che non hanno inviato il 730.
    A quel punto l’Agenzia ha provveduto a spedire oltre 210mila contestazioni ai contribuenti che non hanno presentato dichiarato i propri redditi: di questi 105mila si sono ravveduti evitando così sanzioni pesantissime.
    Un altro elemento chiave della lotta all’evasione è dato dall’istituzione dell’Anagrafe dei Conti Correnti che dà la possibilità al fisco di conoscere la giacenza dei conti dei contribuenti, sconsigliando, dunque, qualsiasi tentativo di evasione.
    Una novità importante è rappresentata, infine, dall’incrocio dei dati tra le pubbliche amministrazioni: una modalità di azione all’apparenza scontata, ma fin qui mai realmente applicata dal nostro Paese.
    Solo attraverso un’effettiva collaborazione tra le PA e la digitalizzazione dei servizi ai cittadini sarà possibile dare un colpo mortale all’evasione.