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    Nella campagna 2015/2016 la produzione mondiale di olio si stima attorno alle 3.242.000 tonnellate, con un aumento del 33% rispetto all’anno scorso. 

    A riferirlo è la Commissione europea all’interno del gruppo di dialogo civile sull’olio al quale ha partecipato anche Agrinsieme, il coordinamento di Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari.
    olio italiaDopo alcune annate particolarmente difficili, con l’Italia sfortunata protagonista del virus Xyella, il settore olivicolo è dato in ripresa.
    Il primo produttore mondiale si conferma la Spagna con 1.395.000 tonnellate stimate (+66%), seguita dall’Italia con 472.000 tonnellate (+112%) e la Grecia con 320.000 (+7%). Il nostro Paese mostra, dunque, una crescita sostenuta rispetto all’anno scorso, dove l’epidemia della mosca olearia e della Xyella hanno costretto l’abbattimento di centinaia di ulivi soprattutto in Puglia.

    La campagna 2015/2016 dovrebbe portare a risultati diversi. Il principale partner commerciale dell’Europa e dell’Italia in materia di olio resta gli Stati Uniti, mentre in riferimento al commercio intra-europeo, il nostro Paese ha esportato oltre 43.000 tonnellate di olio all’interno dei confini continentali ed il 30% è finito in Germania.
    Per quanto riguarda, invece, i mercati emergenti, anche nel settore olivicolo la Cina si dimostra una meta attraente per i nostri produttori. Per la campagna 2015/2015 la Commissione europea stima una crescita del 36% delle vendite di olio europeo in Cina, mentre di converso è attesa una diminuzione delle esportazioni verso il Brasile (-47%) per effetto della crisi economica e monetaria che sta colpendo il paese sudamericano.