La Banca d’Italia promuove la misura espansiva della Bce. Il Quantitative easing, ovvero l’acquisto di titoli pubblici e privati lanciato dalla Bance centrale europea, porterà notevoli vantaggi all’economia italiana.
A dirlo è Fabio Panetta, vice-direttore di Bankitalia. Secondo Panetta, il Qe porterà l’Italia ad una crescita del Pil superiore alle attese.
Solo qualche settimana fa, l’istituto finanziario italiano ha rilasciato le proprie stime sul Prodotto interno lordo relative al prossimo biennio. Le previsioni davano un Pil in leggero rialzo: +0,4% nel 2015 e +1,2% nel 2016.
L’analisi di Bankitalia è stata effettuata, però, prima della misura adottata dalla Bce.
Secondo Panetta, il Quantitative easing potrebbe portare all’Italia ad un aumento annuo del Pil di circa l’1%.
La stessa Confindustria, qualche giorno fa, ha stimato la crescita nei prossimi due anni al +1,8%, proprio grazie agli effetti benefici del Qe.
Dati, dunque, che coincidono e consentono all’Italia di guardare al futuro con maggiore fiducia.
Panetta, però, in occasione di un convegno organizzato dall’Aiaf (Associazione italiana degli analisti e consulenti finanziari), ha voluto ribadire la necessità di una politica monetaria diversa da parte del nostro paese e di un’effettiva realizzazione delle riforme strutturali.
Uno degli effetti della misura espansiva sarà un abbassamento dei tassi d’interesse sui titoli di stato. Questo potrebbe portare l’Italia ad avere per la prima volta titoli a scarsa redditività o addirittura con un tasso negativo.
Sarà necessaria, dunque, una riforma del quadro normativo che possa tutelare gli investitori.
Non bastano infatti interventi artificiali sulla moneta e sui mercati finanziari, bisogna anche far ripartire gli investimenti e rilanciare i consumi. Su questo il Governo dovrà affrontare la sfida più difficile.