Sono oltre 50mila i siti della Pubblica Amministrazione e più di 100mila i relativi servizi online.
I cittadini italiani per poter accedere alle prestazioni in rete delle P.A. devono dotarsi di calma e senso dello Stato. Gli account e le modalità d’accesso, infatti, spesso cambiano tra di loro, rendendo la semplificazione semplicemente quasi cervellotica.
Siamo di fronte, dunque, ad una contraddizione in termini assurda per un paese appartenente al G8 e tra i leader del processo di integrazione europeo. Lo Stato deve offrire dei servizi ai cittadini e non porre degli ostacoli nell’esercizio dei propri diritti.
Le piattaforme digitali nascono con questo obiettivo: migliorare la qualità della vita degli utenti.
In Italia i servizi online delle pubbliche amministrazioni funzionano poco e male. L’intento del Governo è renderli più efficienti, semplificando modalità di accesso e gestione delle prestazioni in rete.
Per questo motivo è nato il Piano Banda Larga, in modo da permettere a tutti i cittadini di essere connessi entro il 2020 e di essere alla pari con gli altri cittadini europei. È stata implementata anche l’Anagrafe Unica nazionale e la fatturazione elettronica.
Tutti provvedimenti nati con l’obiettivo di rendere più semplice e trasparente l’attività delle P.A.
Ma l’ultima innovazione potrebbe veramente rivoluzionare in senso positivo la vita “pubblica” degli utenti.
Nasce, infatti, il piano ItaliaLogin: gli italiani avranno a disposizione un unico nome utente ed unica password per poter accedere a tutti i servizi delle pubbliche amministrazioni e degli enti privati che vorranno sfruttare questa piattaforma.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione. D’ora in avanti, infatti, i cittadini potranno effettuare una serie di operazioni da casa, evitando le numerose code negli uffici pubblici.
Il pagamento delle tasse universitarie, delle multe o delle bollette, l’iscrizione a scuola, la prenotazione di una visita ospedaliera: tutto questo potrà essere effettuato attraverso un semplice click.
E c’è di più. Ogni volta che ci sarà una scadenza da rispettare, l’utente ne riceverà comunicazione con una notifica.
Il risparmio di tempo e anche di costi è notevole. Certo ci vorrà ancora un po’ di pazienza prima che il meccanismo diventi operativo (si parla di tre anni per un funzionamento completamente efficiente), ma già dal prossimo autunno alcune pubbliche amministrazioni potrebbero già disporre del servizio.
I livelli di sicurezza per un meccanismo di questo tipo dovranno essere ovviamente superiori. Da questo punto di vista, probabilmente non basterà la sola password e allora si opterà per la “chiavetta” di sicurezza utilizzata per i pagamenti bancari online.
Una volta entrato in vigore questo meccanismo, l’Italia effettuerà un salto di qualità di tipo culturale.
Da anni si parla di semplificazione, trasparenza, efficacia ed efficienza della P.A., ma poche volte questi principi sono stati attuati in maniera reale.
ItaliaLogin, invece, può essere un vero passo avanti verso la digitalizzazione e la modernizzazione del nostro paese.