L’Ufficio centrale di Statistica di Pechino ha fornito i dati sulla crescita del Pil nel terzo trimestre del 2015.
Nel periodo luglio-agosto-settembre il Prodotto Interno Lordo è aumentato del 6,9%. Si tratta del livello di crescita più basso dal 2009 ed in ribasso rispetto alle attese dell’esecutivo, che si era dato come obiettivo per il 2015 una crescita del 7%.
Al momento la media dei primi nove mesi è del 6,96%.
Sarà difficile, dunque, entro la fine dell’anno raggiungere il traguardo prefissato, anche se i dati del terzo trimestre sono comunque superiori rispetto alle stime degli economisti che prevedevano una crescita del +6,7%.
Il 26 ottobre inizierà il Plenum del Comitato centrale comunista che sarà chiamato a fissare gli obiettivi di crescita fino al 2020. In base all’attuale congiuntura economica, l’esecutivo potrebbe rivedere al ribasso gli obiettivi, puntando su un aumento medio del Pil del 6%.
Si tratta comunque di lievi flessioni fisiologiche, se pensiamo che il Prodotto Interno Lordo cinese è di 10,3 trilioni di dollari ed è dunque estremamente difficile mantenere questo ritmo di crescita.
Per aumentare in maniera più sostenuta il Pil, Il Governo pare intenzionato ad abbassare ulteriormente i tassi d’interesse procedendo con le politiche espansive già attuate negli scorsi.
Il 2015 è stato sicuramente un anno molto difficile per l’economia cinese, soprattutto per la crisi dei mercati che ha avuto effetti negativi anche sull’economia reale. Tra i settori ad averne risentito maggiormente c’è quello manifatturiero: quest’anno la produzione industriale, infatti, ha fatto registrare una variazione positiva del +5,7%, contro la stima del 5,9%.
Al di là delle flessioni, quelli cinesi sono comunque dati notevoli, soprattutto in un periodo di recessione mondiale. Come ha sottolineato recentemente il premier Li Keqiang la Cina rappresenta il 30% della crescita globale; presentare simili livelli espansivi, inoltre, è senza dubbio un elemento positivo per l’economia della Repubblica popolare e per le imprese europee che possono beneficiare dell’alto grado di consumi ed implementare le strategie di internazionalizzazione verso il mercato asiatico.