È stato presentato oggi al Senato il disegno legge di contrasto alle false cooperative. Il provvedimento, firmato da 37 senatori appartenenti a diverse formazioni politiche, dovrebbe approdare a breve nelle commissioni delle due camere prima di iniziare il consueto iter parlamentare.
Erano presenti alla conferenza stampa di presentazione Massimo Caleo – Vicepresidente Commissione Ambiente Senato e primo firmatario decreto; Stefano Vaccari – Capogruppo Pd Commissione Ambiente Senato e co-firmatario del ddl; Rosario Altieri – Presidente Nazionale Alleanza delle cooperative e Presidente Nazionale AGCI; Mauro Lusetti – Presidente Nazionale Legacoop e Co-presidente nazionale Alleanza delle cooperative italiane e Maurizio Gardini – Presidente Nazionale Confcooperative e Co-presidente nazionale Alleanza delle cooperative italiane.
Le organizzazioni di rappresentanza hanno voluto fortemente un provvedimento in grado di combattere il fenomeno delle false cooperative. Non a caso la scorsa primavera hanno portato avanti una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro le cosiddette cooperative spurie.
“Il disegno di legge è una, non la sola, delle iniziative che l’Alleanza delle Cooperative sta portando avanti per combattere l’illegalità – ha dichiarato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – Il fenomeno delle false cooperative interessa oltre 100 mila lavoratori e provoca una perdita netta, in termini fiscali e previdenziali, di oltre 800 milioni di euro l’anno“.
I contenuti della legge ricalcano quelli proposti dall’Alleanza delle Cooperative. Il tema essenziale in materia di false cooperative è ovviamente quello dei controlli.
Il ddl prevede l’espulsione dall’albo delle cooperative di tutte quelle imprese che non si sottopongono periodicamente ad ispezioni e controlli, comunicando immediatamente l’avvenuta espulsione all’Agenzia delle Entrate; viene disciplinato, inoltre, uno specifico programma di revisione per tutte le coop che non hanno ricevuto controlli per lungo tempo.
Uno dei punti chiave della misura è la collaborazione tra le amministrazioni e le organizzazioni di rappresentanza, ovvero gli enti preposti alla revisione dei conti delle società cooperative.
Il decreto intende istituire un’apposita cabina di regia al Mise che permetta di coordinare l’attività ispettrice del Ministero dello Sviluppo Economico e delle centrali di rappresentanza.
La speranza è che il provvedimento possa essere approvato velocemente alle due camere, in modo che il segnale concreto lanciato dall’Alleanza delle Cooperative non possa cadere nel vuoto e che si possa dotare il nostro ordinamento degli strumenti idonei per combattere un fenomeno elusivo sempre più frequente.