Fedagripesca- Confcooperative, in linea con le dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al Seafood Expo Global a Barcellona, auspica ad un ricambio generazionale, necessario per portare più prodotti ittici nazionali sulle tavole degli italiani.
Negli ultimi 10 anni, il settore ittico italiano ha registrato una diminuzione degli sbarchi del 15,7%, il volume delle produzioni sbarcate del 16,2% e il prezzo medio del 9%.
Inoltre, sottolinea Fedagripesca, nell’ultimo decennio, il settore ha visto fuoriuscire il 16% dei lavoratori, passando da circa 30mila imbarcati ai poco meno di 24 mila, di cui circa 19.000 a tempo pieno, facendo registrare il 16% in meno.
Fedagripesca ritiene sia necessario investire per incentivare i giovani a intraprendere una carriera nel settore ittico, soprattutto se si ragiona in chiave di blu economy, dove l’Italia si colloca al terzo posto per valore aggiunto tra i Paesi Europei, con il 13,5%. La filiera ittica con le sue 33.601 imprese rappresenta il 15% dell’economia del mare. I giovani attualmente occupati nella filiera ittica sono 3.253 e rappresentano il 9,7% delle filiere dell’economia blu.
Paolo Tiozzo, vicepresidente Fedagripesca-Confcooperative, ha affermato: “Condividiamo la linea di pensiero del ministro, espressa in una cornice così importante come quella del Seafood che ha saputo valorizzare, nel padiglione voluto e organizzato dal Masaf, l’eccellenza delle produzioni ittiche nazionali. Sappiamo che nel settore ittico c’è bisogno di un ricambio generazionale e c’è spazio per crescere nella pesca, nell’acquacoltura e nella trasformazione. Per questo riteniamo che si debba investire per rilanciare gli istituti professionali come quelli per la pesca commerciale e le produzioni ittiche che oggi stentano a formare le classi”.