• Quattro mesi per credere in una Grecia nell’Unione Europea.
    L’Eurogruppo di venerdì ha concesso un ulteriore margine di tempo ad Alexis Tsipras e al suo paese. Quattro mesi per convincere la trojka che il debito ellenico è sostenibile e che un’altra via per la crescita è possibile.
    Difficile scommettere sul piano di riforme dell’esecutivo greco: non conosciamo ancora i contenuti e non sappiamo fino a che punto l’Unione Europea sarà disposta a cedere.

    tsiprasNel frattempo si registra un lieve ritardo nella presentazione del programma di riforme che Tsipras intende portare avanti. Le linee guida dell’azione governativa verranno presentate nella giornata di domani, quando potremo avere un’idea più chiara sul futuro della Grecia e dell’Unione Europea.
    Lo spettro della “Grexit” spaventa ancora i mercati, nonostante proprio questi ultimi scommettano su un accordo tra le istituzioni europee e Tsipras.
    Il compromesso cercato ed in parte trovato lascia, infatti, ben sperare.

    Si moltiplicano, intanto, le ipotesi sul piano di riforme che Tsipras proporrà a Bruxelles nella giornata di domani. “Un programma realistico, ma ambizioso“. È questo l’augurio del Commissario Pierre Moscovici.
    Nel mirino del Governo greco ci sarà con ogni probabilità la riforma della pubblica amministrazion,e volta a ridurre la burocrazia imperante nello stato ellenico. L’obiettivo di Tsipras è combattere la corruzione e l’evasione fiscale che hanno di fatto portato la Grecia sull’orlo del baratro contabile.
    Viene esclusa, invece, la possibilità di adeguare le pensioni agli standard europei, una misura che andrebbe contro il modello di welfare state veicolato da Syriza.
    La proposta più credibile riguarda, invece, un eventuale swap dei titoli di debito greco. Si tratta in sostanza della sostituzione dei suddetti titoli con altri legati al rendimento del Pil.
    Maggiore sarà la crescita della Grecia, dunque, minori saranno gli interessi che lo Stato greco dovrà pagare alla trojka.