Un evento per dire il proprio “no” a tutte le mafie e lanciare proposte di sviluppo etico. Confcooperative Sicilia riunisce la forze sane della società civile per lanciare un messaggio forte e chiaro alle associazioni criminali e per dare speranza a chi crede in un progresso economico e morale anche nei territori colpiti dalla mafia.
Nella giornata di domani 9 Aprile, presso il Centro Zò di Catania, si terrà l’evento “Insieme contro le mafie e la corruzione”, organizzato da Confcooperative Sicilia. Sarà un’occasione di confronto importante tra membri delle istituzioni ed esponenti di rilievo della società civile.
Saranno presenti all’iniziativa, infatti, il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ed il procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, oltre al presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, ed i vice-presidenti di Confindustria e Libera, Ivan Lo Bello e Davide Pati.
Modera l’incontro il giornalista Salvo Fallica; l’evento sarà concluso dall’intervento del presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini.
Proprio il dialogo tra Stato e società civile sarà il tema centrale dell’iniziativa. Solo attraverso un’intensa collaborazione tra istituzioni, associazioni, imprese e cittadini comuni è possibile, infatti, creare quel quadro legale e quella coscienza collettiva in grado di arginare la propagazione del fenomeno mafioso.
Negli ultimi anni la mafia ha cambiato i proprio connotati: ha smesso di combattere lo Stato in maniera violenta attraverso l’uccisione di politici, giudici ed amministratori, cercando, invece, di controllare dall’interno le istituzioni.
La mafia ha raggiunto l’obiettivo di sostituirsi allo Stato e lo ha fatto in maniera quasi in dolore. Il connubio tra politica, pubblica amministrazione ed associazioni a delinquere è quanto di più pericoloso possa esistere per lo sviluppo etico e meritocratico di una società,
L’evento organizzato da Confcooperative Sicilia intende lanciare un messaggio di allarme che non sia però fine a sé stesso. All’interno di “Insieme contro le mafie e la corruzione”, infatti, saranno veicolate anche una serie di proposte operative per uno sviluppo sano, trasparente ed etico.
La società civile deve e può reagire, perché la Sicilia e le altre terre oggetto dell’appropriazione violenta di stampo mafioso, hanno il diritto ed il dovere di credere ad un progresso meno egoistico e più cooperativo, meno corrotto e più etico.