• I consumatori tornano ad avere fiducia e (probabilmente) a comprare.
    L’elaborazione dell’Istat per il mese di ottobre rivela che il livello di fiducia dei consumatori è salito a 116,9 punti dai 113 di settembre, facendo registrare il dato più elevato dal 2002.
    Si tratta di un segnale importante che viene confermato dalla medesima rilevazione sulle imprese. Anche in questo caso abbiamo una crescita del livello di fiducia, attestatosi ad ottobre a 107,5 punti dal 106,1 di settembre, che equivale anche al livello più elevato dal 2007.

    Da questo punto di vista, dunque, l’Italia sembra essere tornata ai livelli pre-crisi. I cittadini, incoraggiati da alcuni segnali forniti dalla diminuzione del tasso di disoccupazione e dall’aumento del Pil, sono a tornati credere nella nostra economia.
    consumi autoLa dimostrazione è data dalla crescita di quasi tutti gli indicatori sulla fiducia dei consumatori. Migliorano, ad esempio, i giudizi e le attese sulla situazione economica del paese e calano le attese di disoccupazione.
    Ci sono anche delle variazioni positive per quanto riguarda la situazione economica delle famiglie.
    Permangono, però, alcuni segnali negativi. Ci sono, infatti, molte famiglie costrette ad utilizzare i propri risparmi per sostenere le spese mensili (20,4% a fronte del 19,7% del mese precedente), ma in via definitiva c’è un sentimento di ottimismo crescente.
    Uno dei simboli dell’era del benessere italiano, individuabile negli anni Cinquanta, è rappresentato certamente dall’automobile. L’acquisto di un’auto era espressone di una società dinamica, fortemente orientata verso i nuovi consumi ed in grande crescita economica.
    Ecco, oggi, dopo anni bui gli italiani stanno tornando a progettare l’acquisto di un’automobile e più in generale di bene durevole. Le intenzioni di acquisto di un’autovettura sono passate da -168 a -162 e le opportunità attuali per l’acquisto di un bene durevole hanno visto un miglioramento di tre punti da settembre ad ottobre (-48 a -45).