• La Banca Centrale Europea teme che un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea possa avere ripercussioni negative sull’economia del Vecchio Continente. 

    I rischi al ribasso – fa sapere la Bce nel suo bollettino mensile sulla situazione economica europea – sono ancora connessi all’andamento dell’economia mondiale, all’imminente referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea e ad altri rischi geopolitici”.
    sentenza ue spostamenti di lavoroLa stessa crescita del Pil britannico, sottolinea la Banca centrale europea, è frenata dalla possibile Brexit. Le ultime stime danno una crescita dell’1,6% per il 2016 e dell’1,7% per il 2017.
    Dall’esito, dunque, del referendum del prossimo 23 giugno dipendono le sorti dell’intera unione economica e politica europea. In Gran Bretagna la maggior parte dei ministri del Governo Cameron, compreso il premier, propendono per restare nell’Unione Europea. Una posizione sposata anche dal Labour e dai liberal-democratici.
    Sono favorevoli alla Brexit, invece, lo Ukip di Nigel Farage e alcuni esponenti dell’esecutivo Cameron.

    Per quanto riguarda, invece, i quotidiani britannici, nei giorni scorsi il Sun ha espresso ufficialmente la propria posizione a favore dell’uscita dall’Ue, mentre il Financial Times ritiene che un’eventuale Brexit possa portare gravi danni all’economia mondiale, indebolendo il Paese anche sul fronte della lotta al terrorismo.
    Sarà fondamentale, inoltre, secondo il FT, trovare soluzioni comuni a livello europeo sui temi dell’immigrazione, dell’espansione russa e del cambiamento climatico.
    Una strategia che ovviamente non potrà essere portata avanti dai britannici qualora dovessero uscire dall’Ue.