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    Un milione di euro per i workers buyout cooperativi. È questa la cifra messa a disposizione dalla Regione Campania attraverso la creazione di un Fondo rotativo che erogherà prestiti agevolati ai WBO.

    Il Fondo rotativo a sostegno dei workers buyout cooperativi – ha dichiarato Mario Catalano, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Campania, workers-buyout– sarà di grande aiuto all’economia e all’occupazione nel nostro territorio, contribuendo a salvaguardare importanti esperienze lavorative. Un’azione richiesta dal mondo cooperativo e recepita rapidamente dalla Regione Campania”.
    I workers buyout sono quelle imprese cooperative nate dalle ceneri di un’azienda fallita grazie agli investimenti dei lavoratori stessi, che nella maggior parte dei casi decidono di rinunciare al proprio trattamento di fine rapporto per far ripartire l’impresa trasformandola in una cooperativa. Sono tantissimi gli esempi di wbo nati in tutta Italia durante il periodo di crisi, rappresentando senza dubbio uno dei migliori esempi di resilienza del mondo cooperativo.

    In Campania l’Alleanza delle Cooperative ha sostenuto la nascita di due workers buyout, entrambi attivi nel settore manifatturiero: Cooperative WBO Italcables e Screen Sud. Lo ha fatto attraverso i propri fondi di promozione (Coopfond e Fondosviluppo) e di CFI (Compagnia Finanziaria Industriale del Mise).
    L’intervento della Regione Campania dimostra come in questi anni le cooperative abbiano agito per tutelare gli interessi dei lavoratori e dell’intero tessuto economico campano. Con la creazione dei due workers buyout, oggi 64 cittadini non sono più a carico del welfare nazionale e regionale e, soprattutto, stanno già dando il loro contributo attivo alla collettività, pagando le imposte sul reddito ed i contributi previdenziali.
    L’Alleanza delle Cooperative commenta in maniera positiva l’istituzione del Fondo rotativo per i wbo e si auspica un intervento della Regione per sostenere anche le startup cooperative, fondamentali per innovare e far crescere l’ecosistema economico campano e meridionale.