• latte granarolo

    Migliaia di agricoltori hanno aderito alla protesta indetta da Coldiretti a difesa del Made in Italy. In queste ore tantissimi produttori agricoli provenienti da tutta Italia hanno bloccato il valico di frontiera del Brennero, direzione Italia, fermando i tir che trasportano materie prime nel nostro paese.

    Il 33% dei prodotti venduti come Made in Italy, infatti, vengono lavorati attraverso materie provenienti da altri paesi. Vengono dall’Olanda, dall’Austria, dalla Germania e da altre zone dell’Europa, eppure possiedono il contrassegno italiano.
    Gli agricoltori presenti nel Brennero hanno fermato una serie di tir contenenti ortaggi e latte diretti verso il nostro paese e pronti ad essere trasformati latte_fresco_“magicamente” in prodotti del Made in Italy.
    Questo fenomeno è sempre più diffuso e danneggia in maniera enorme le aziende italiane, oltre ovviamente ad ingannare i consumatori. Secondo le previsioni di Coldiretti, il perdurare di queste condizioni potrebbe portare addirittura l’agricoltura italiana a scomparire tra 33 anni.
    Uno scenario apocalittico, ma che spiega alla perfezione il tipo di disagio che stanno vivendo gli agricoltori.
    Ieri a Bruxelles si sono riuniti migliaia di produttori per protestare contro le politiche comunitarie sui settori ortofrutticolo e zootecnico. Non sono mancati anche i momenti di tensione sfociati in scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

    Le istituzioni europee sembrano, però, non percepire tali criticità; tra le tante misure lanciate da Bruxelles, che penalizzano gravemente l’agricoltura italiana, c’è anche l’obbligo di abrogare la normativa che vieta la produzione di derivati attraverso il latte in polvere.
    Un simile intervento normativo sarebbe un colpo letale per la tradizione lattiero casearia italiana, caratterizzata dall’alta qualità dei propri formaggi e del proprio latte.
    Coldiretti, in occasione della manifestazione odierna, ha lanciato un hashtag duro e diretto: #bastaschifezze. È un vero e proprio appello rivolto alle istituzioni nazionali e sovranazionali per invocare maggiore rispetto, sia verso le aziende agricole che verso i consumatori.
    La presenza del Ministro delle Politiche Agricole Martina, intervenuto in mattinata durante la manifestazione, è senza dubbio incoraggiante, nella speranza che l’Italia possa svolgere un ruolo decisivo nella scelta delle politiche agricole comunitarie di qui ai prossimi mesi.