Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Campo Libero, la trasmissione radiofonica trasmessa da Rtl 102.5.
Martina si è soffermato su due punti in particolare: l’accordo tra il Mipaaf ed Intesa San Paolo per l’erogazione di crediti speciali per le imprese agricole e soprattutto la formazione del nuovo Ministero dell’Agroalimentare che andrà a sostituire quello delle Politiche Agricole.
«È una novità enorme e non è solo legata al cambio del nome che verrà attuato con la riforma Madia – dichiara Martina – Dietro al cambio del nome c’è il senso di una sfida strategica per il Paese: riuscire in Italia, unici in Europa, ad avere un solo Ministero per il mondo agroalimentare italiano, unendo le forze dell’agricoltura e dell’industria alimentare, è un punto di sfida cruciale ed è quello che ci contraddistingue in Europa e nel Mondo. Innoviamo le istituzioni rendendole più coerenti con le prospettive del Paese».
L’obiettivo principale della formazione del nuovo Ministero è stato annunciato ieri dal premier Matteo Renzi: superare quota 50 miliardi di export, avvicinandosi così a grandi player quali Francia e Germania.
Di qui la necessità di unire le forze tra il mondo agricolo e quello dell’industria agroalimentare, raccogliendo al meglio l’eredità di Expo.
La crescita delle esportazioni del Made in Italy agroalimentare è un obiettivo di lungo periodo che il Governo italiano sta provando a perseguire anche attraverso la lotta alla contraffazione e all’Italian Souding, fenomeni che costano al nostro Paese svariati miliardi di euro.
Recentemente il Mipaaf ha stretto due accordi con le piattaforma di e-commerce eBay ed Alibaba per contrastare le truffe alimentari individuando in rete chi spaccia per italiani dei prodotti che non lo sono.
Una linea, quest’ultima, che verrà ulteriormente perseguita nei prossimi anni e che non potrà che aumentare l’appeal e le vendite dei prodotti italiani.
Parole di soddisfazione, infine, del ministro Martina sull’accordo stipulato tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed Intesa Sanpaolo, un protocollo che vale 6 miliardi di euro in crediti speciali per le imprese agricole.
Le aziende del settore hanno bisogno, secondo Martina, di relazionarsi con interlocutori che sappiano davvero come funziona un’impresa agricola: «Le banche tornano a specializzare il proprio personale a sostegno del comparto primario – dichiara il ministro – il credito agricolo ha bisogno di specialità, quando si ha davanti un’impresa agricola bisogna conoscere la complessità e la particolarità del settore. Il fatto che Intesa decida di specializzare i propri sportelli sul versante agroalimentare per me è un passo decisivo»