• La programmazione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il periodo 2007-2013 si chiude con un risultato positivo per l’Italia.
    Come comunicato dal Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, il nostro Paese ha utilizzato il 98,75% delle risorse FEASR.

    In tutto sono stati investiti 17 miliardi di euro con un disimpegno dell’1,25% corrispondente a 104 milioni di euro.
    mipaafIl risultato è positivo non solo in termini in assoluti, ma anche in relazione a come è stato raggiunto. Il 31 ottobre, infatti, il rischio di disimpegno ammontava a circa 1 miliardo di euro.
    Grazie all’impegno di molte regioni, su tutte Campagna, Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata, Umbria e Lazio il Governo è riuscito ad investire quasi tutte le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per lo Sviluppo Rurale, sfruttando al massimo gli ultimi due mesi del programma 2007-2013.
    L’Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Veneto e Puglia sono riuscite ad impiegare il 100% dei fondi.

    Il Ministro Maurizio Martina ha espresso la propria soddisfazione per il traguardo ottenuto: «I fondi dello Sviluppo rurale sono essenziali per sostenere gli investimenti, aumentare la competitività strutturale della nostra agricoltura e anche per portare avanti politiche di ricambio generazionale. Bene quindi che siano stati impiegati oltre 17 miliardi di euro a supporto di questi obiettivi e siamo pronti a utilizzare al meglio la programmazione fino al 2020 con un lavoro sinergico con le Regioni a vantaggio di tutto il sistema Italia».
    Martina si auspica anche una maggiore semplificazione delle procedure per ottenere i finanziamenti, venendo così incontro a quelle realtà aziendali, operanti soprattutto nel Mezzogiorno, che hanno bisogno delle risorse europee per essere maggiormente competitive.