• La battaglia contro le false cooperative trascende le appartenenze politiche e riguarda in maniera trasversale membri della società civile e delle istituzioni, imprenditori, politici ed associazioni.
    L’ultimo ad unirsi all’iniziativa popolare contro le cosiddette cooperative spurie è stato Pier Luigi Bersani.

    L’ex segretario del Partito Democratico ed attuale deputato ha firmato la proposta di legge contro le false cooperative durante la festa de L’Unità a Ravenna. Per l’occasione era presente anche il banchetto di Confcooperative Ravenna per raccogliere le firme necessarie per presentare la legge di iniziativa popolare in Parlamento.
    bersani false cooperativeCi sarà tempo fino ai primi di ottobre per raggiungere quota 50.000 sottoscrizioni, ovvero il minimo legale per passare dai banchi e dalle piazze cittadine alle aule parlamentari.
    L’Alleanza delle Cooperative è impegnata in uno sforzo importante per ripulire la propria immagine di fronte all’opinione pubblica e di fronte ai propri associati. È proprio dai soci e dai lavoratori che è voluto ripartire il mondo della cooperazione, lanciando una proposta di contrasto alle false cooperative che parte dal basso ed ambisce a diventare legge dello Stato.
    Come ha più volte sottolineato il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, bisogna ripartire dalla centralità dei propri soci perché sono loro la base e la ragione d’esistenza delle imprese sociali.
    Una cooperativa che sfrutta i propri associati e sottopaga i lavoratori per avere dei vantaggi competitivi non merita di fregiarsi dell’appellativo di cooperativa.
    È importante, dunque, che l’iniziativa dell’Alleanza delle Cooperative stia riscuotendo un buon successo anche tra esponenti di rilievo della politica, delle istituzioni e del mondo sindacale. Nei giorni scorsi, infatti, oltre a Bersani, hanno firmato la proposta di legge anche il Ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, Maurizio Martina, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.