• Infocamere ha fornito i dati sulle startup innovative nel secondo trimestre 2015, il cui numero continua a crescere anche nei mesi di aprile, maggio e giugno.

    Secondo il rapporto di Infocamere sono, infatti, 4.248 le imprese innovative nel nostro paese, in aumento di 537 unità (+14,4%) nel confronto con il precedente trimestre.
    Il capitale sociale complessivo ammonta a 212 milioni, in crescita anch’esso di 20 milioni, e corrisponde a circa 50.000 euro medi ad impresa.
    C’è, dunque, un aumento graduale della sensibilità verso le tematiche e le pratiche dell’innovazione anche nel nostro Paese.
    italia start upCom’era lecito aspettarsi, stando alle elaborazioni di Infocamere, all’interno delle startup italiane c’è una forte componente giovanile: le imprese innovative, infatti, composte principalmente da under 35 sono 1.005 ovvero il 23,7% del totale.
    Per fare un paragone, le società di capitali a prevalenza giovanile sono solamente il 6,7% del totale, mentre le start up con almeno un under 35 nella componente societaria rappresentano addirittura il 40,6% del totale.

    Per quanto riguarda invece i settori di competenza il 72,7% “ fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione software e consulenza informatica, 29,9%; attività di R&S, 15,9%; attività dei servizi d’informazione, 8,3%), il 18,5% opera nei settori dell’industria in senso stretto (su tutti: fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,8%; fabbricazione di macchinari, 3,3%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 2,3%), il 4,1% nel commercio”.
    La regione, infine, con il maggior numero di startup innovative è la Lombardia con 918 (21,6% del totale), seguita dall’Emilia Romagna con 501 (11,8%), Lazio con 416 (9,8%) e Veneto con 323 (7,6%).
    Tra le città, invece, la prima è Milano che fa registrare ben 607 startup innovative, poi Roma (361) e Torino (224): la sola città di Milano, dunque, può vantare più imprese innovative di tutte le altre regioni italiane.
    Un dato che, se da una parte tende a risaltare la vivacità del capoluogo lombardo, dall’altra racconta come ancora la maggior parte delle regioni nostrane debbano fare un salto di qualità in tema di innovazione, creatività ed impresa.