• Il Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto chiarezza in merito al possesso dei requisiti alternativi da parte delle startup (spese di ricerca, presenza di personale qualificato e diritti di privativa).
    Attraverso due pareri pubblicati il 29 ottobre ed il 3 novembre, il Mise ha specificato come questi requisiti possono subentrare anche dopo l’iscrizione al Registro delle Imprese.

    Sarà, però, necessario dimostrare la presenza continuativa di almeno uno dei suddetti requisiti alternativi, oltre a quelli definiti obbligatori.
    Logo_MISEUna startup potrà, ad esempio, assumere in un secondo momento personale qualificato (deve corrispondere ad un terzo della forza lavoro), ovvero persone che stanno svolgendo o che hanno svolto un dottorato di ricerca o che possiedono una laurea e abbiano almeno tre anni di esperienza in un centro di ricerca.
    In questo modo il legislatore ha deciso di applicare una maggiore flessibilità in tema di startup ed innovazione seguendo la linea tracciata dall’Investment compact.
    Il decreto ha allargato la platea di imprese che possono usufruire delle agevolazioni, aumentando, ad esempio, da 48 mesi a 60 il limite temporale entro il quale un’azienda può essere considerata startup.
    È stato esteso, inoltre, da 4 a 5 anni il periodo in cui le startup sono esentate dal pagamento dei diritti annuali alle Camere di Commercio, dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per l’iscrizione nel registro speciale delle imprese.