Una petizione per salvare la filiera del pomodoro. I giovani di VàZapp hanno lanciato una campagna per tutelare i produttori di pomodoro del Sud Italia, vittima del mancato rispetto dell’accordo con le industrie conserviere, le quali hanno deciso arbitrariamente di abbassare il prezzo del pomodoro pelato da 0,10 a 0,08 centesimi al chilo.
Anche il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha accolto la proposta di VàZapp recandosi in Puglia per sostenere la battaglia dei produttori pugliesi.
«Il pomodoro rappresenta l’ingrediente base dell’alimentazione degli italiani – hanno dichiarato i ragazzi di VàZapp –Non è giusto che i consumatori debbano subire un prezzo così elevato, rispetto al valore reale del prodotto. Restituiamo dignità all’oro rosso del Mezzogiorno e a chi, con fatica, ogni giorno si impegna per produrlo».
VàZapp è la prima hub rurale del nostro paese, un luogo di incontro e di confronto fra giovani ed imprese agricole che vogliono condividere un’idea innovativa nel campo dell’agroalimentare. Nasce con una forte collocazione territoriale, in un’area, quella della provincia di Foggia, con la più alta estensione di terreni coltivabili in Italia.
Non a caso il 95% del pomodoro Sammarzano proviene proprio da questa provincia; il ribasso dei prezzi può portare al fallimento del 30% delle imprese del settore, con conseguenze rilevanti anche sui consumatori, costretti a pagare un prezzo maggiorato di 0,82 centesimi al chilo rispetto a quello pagato dai produttori.
L’impegno del Ministro Martina, nel corso dell’incontro con i giovani pugliesi, è stato quello di modificare le regole di contrattazione degli accordi tra industrie di trasformazione e produttori, dando maggiore forza contrattuale a questi ultimi e facendo pagare un prezzo equo e remunerativo per un prodotto che rappresenta il cardine del Made in Italy agroalimentare.