• L’Inps ha comunicato quanti lavoratori usufruiscono dei voucher lavoro, il metodo di pagamento per le prestazioni lavorative accessorie.
    Secondo l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, nel 2014 sono stati 1.016.703 i lavoratori retribuiti attraverso i buoni lavoro.
    Il numero di voucher erogati è cresciuto progressivamente con il passare degli anni, a partire dal 2008, anno in cui sono stati istituiti.

    In base ai calcoli dell’Inps, dal 2012 al 2014 sono aumentati con una media del 70%, raggiungendo una variazione positiva del +75% nei primi sei mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo nel 2014.
    voucher lavoroMolti esperti del settore, tra i quali lo stesso presidente dell’Inps, Tito Boeri, hanno definito i voucher come la nuova frontiera del precariato; uno strumento di questo tipo dà la possibilità ai datori di lavoro di regolarizzare forme contrattuali che altrimenti potrebbero essere in nero.
    La cifra massima che può essere percepita da un lavoratore attraverso i voucher è di 7.000 euro netti l’anno, mentre il tetto massimo percepibile da un solo datore di lavoro ammonta a 2.000 euro netti.
    Il fenomeno è in crescita soprattutto al Nord Est con 82 milioni di voucher erogati che corrispondono al 38,7% del totale. La regione leader è la Lombardia con 37,5 milioni di voucher venduti, seguita dal Veneto (29,9 milioni) e l’Emilia Romagna (26,3 milioni).
    I settori, invece, che fanno registrare la maggiore quantità di buoni lavoro erogati sono il commercio (18%), i servizi (13,7%) ed il turismo (13%).
    La scelta del Governo, attraverso il Jobs Act, di innalzare a 7.000 euro il limite annuale di guadagno ricevibile con i voucher, porterà senza dubbio ad un ulteriore incremento delle erogazioni.
    Il rischio è di limitare, di fatto, gli sforzi effettuati per ridurre le forme contrattuali a termine, creando una nuova forma di precariato.