Sono stati resi noti i nomi dei tredici Comuni vincitori di Spighe Verdi, il progetto di Confagricoltura e Foundation for Environmental Education Italia che premia le aree rurali più virtuose.
L’obiettivo dell’iniziativa è incentivare le pratiche sostenibili e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed ambientale dei comuni delle aree interne. Così come è avvenuto per il concorso “Bandiere blu”, Spighe verdi premia le realtà che hanno saputo coniugare la sostenibilità ambientale, la partecipazione della comunità locale e l’occupazione.
L’iniziativa va al di là del premio alle singole realtà: intende, infatti, creare un circolo virtuoso e spingere i comuni delle aree rurali ed emulare i migliori.
Nella valutazione dell’operato dei Comuni sono stati presi in considerazione diversi indicatori come la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
Come detto sono tredici i Comuni premiati nella prima edizione di Spighe Verdi. I principali protagonisti sono la Toscana e Campania, con ben tre comuni ciascuno inseriti nella graduatoria.
Nello specifico i vincitori sono: Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci (Toscana), Agropoli, Positano e Pisciotta (Campania); Serralunga di Crea (Piemonte), Lavagna (Liguria), Caorle (Veneto), Matelica (Marche), Montefalco (Umbria), Ostuni (Puglia) e Ragusa (Sicilia).
“L’attività agricola – ha dichiarato Mario Guidi, presidente di Confagricoltura – è parte fondamentale del processo di sostenibilità dei territori e il ruolo della nostra Organizzazione è quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ed innovazione che le aziende già attuano o sperimentano. Ecco perché l’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale ‘Bandiera Blu’ si integrerà con i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali”