• Un emendamento di Annalisa Pannarale (Sel) alla proposta di legge sui contributi pubblici ai giornali inserisce una nuova tassa sulle grandi concessioni pubblicitarie della televisione, della radio, della stampa quotidiana e periodica e di Internet.

    Il provvedimento prevede che le concessionarie versino nelle casse dello Stato lo 0,1% del loro reddito complessivo, risorse che andranno a finanziare il Fondo per l’editoria.
    storytelling digitaleOltre a ricevere 100 milioni dal recupero dell’evasione del canone Rai e altre risorse provenienti dalle multe che il Garante per le Comunicazioni (AgCom) comminerà nel prossimo anno, il Fondo per l’editoria si arricchisce, dunque, di nuovi finanziamenti.
    Le concessionarie televisive hanno, però, espresso le proprie perplessità sulla nuova imposta che, a loro dire, potrebbe avvantaggiare i grandi colossi di Internet, che rappresentano ormai i veri punti di riferimenti in materia di advertising.
    In realtà la normativa specifica che anche le piattaforme elettroniche saranno sottoposte alla nuova tassazione.
    C’è da chiedersi più che altro come saranno destinate le risorse del Fondo per l’editoria. La speranza è che i nuovi finanziamenti servano a redistribuire in maniera più equa i soldi disponibili, dando spazio anche ai piccoli editori.
    Il Fondo per l’editoria deve essere, infatti, anche uno strumento per aiutare quelle realtà emergenti che spesso devono scontrarsi con un mercato dominato da pochi big players.