L’Europa mostra dei segnali incoraggianti in tema di lavoro.
Eurostat, infatti, ha pubblicato i dati sulla disoccupazione nel mese di febbraio 2016, che si attesta al 10,3%.
Si tratta del livello più basso fatto registrare dall’Eurozona da agosto 2011. Rispetto al mese precedente c’è una variazione negativa dello 0,1%, mentre su base annua la disoccupazione di diminuisce di 0,9 punti percentuali.
Nell’Europa a 28 il tasso di disoccupazione risulta essere ancora più basso, passando dal 9,7% di un anno fa all’8,9% di febbraio.
I tassi di disoccupazione più bassi a febbraio sono stati registrati in Germania (4,3%) e Repubblica ceca (4,5%), mentre i più alti in Grecia (24%, dato di dicembre) e Spagna (20,4%).
Rispetto a un anno fa, il numero di persone senza lavoro è calato in 24 Paesi, è rimasto stabile in Belgio ed è invece aumentato in Austria (da 5,4% a 6%), Lettonia (da 9,7% a 10,1%) e Finlandia (da 9,1% a 9,2%). Le riduzioni più significative di disoccupati sono avvenute a Cipro (da 16,6% a 12,6%), Spagna (da 23,2% a 20,4%) e Bulgaria (da 9,8% a 7,4%). Sul fronte dei giovani senza lavoro, invece, i tassi più bassi sono stati registrati sempre in Germania (6,9%), Repubblica ceca (10,2%), e poi in Danimarca (10,5%) e Malta (10,8%). I più alti, ancora una volta in Grecia (48,9%, dato di dicembre) e Spagna (45,3%), poi Croazia (40,3%, dato dell’ultimo trimestre 2015) e infine Italia (39,1%).