“I sogni son desideri, chiusi infondo al cuor,
nel sonno ci sembran veri, e tutto ci parla d’amor.
Se credi chissà che un giorno, non giunga la felicità
non disperare nel presente, ma credi fermamente,
e il sogno realtà diverrà”.
Il sogno di Cenerentola è divenuto realtà. Ci ha creduto fortemente, lo ha desiderato con tutta se stessa, finché il principe azzurro non ha bussato alla porta della sua casa…
Magia? Fortuna? Destino? Di fatto, pur davanti alle lodevoli parole della canzone, la nostra cara protagonista ha fatto ben poco perché il sogno diventasse realtà! Ha messo di suo la caparbietà, il suo credere al sogno, la sua persona semplice, la bellezza, ma concretamente la sua avventura è accaduta un po’ per caso. Di suo ci ha messo ben poco!
Ciascuno di noi, in modo più o meno consapevole, ogni giorno è impegnato a realizzare un sogno: da quelli più semplici e comuni, a quelli che richiedono maggiore impegno. Tuttavia, se di ogni fatto della vita vogliamo essere protagonisti, artefici di ciò che facciamo accadere occorre, prima di realizzare qualcosa, progettare: proiettare e pianificare azioni capaci di trasformare il sogno in realtà.
Proseguo sull’esempio di Cenerentola: il suo sogno poteva divenire realtà prima, con minori patimenti e lacrime! L’idea del gran ballo c’era (l’aveva avuta il principe azzurro e si trattava di un appuntamento imperdibile); a lei il compito di preparare il vestito, la carrozza, addestrare cavalli e cavalieri, imparare a danzare e giungere così a realizzare l’atteso incontro con l’uomo dei suoi sogni. In seguito, nel verificare ogni fase vissuta, si sarebbe resa conto delle cose fatte bene e di quelle in cui avrebbe potuto fare ancora meglio (si narra che i topini sarebbero voluti tornare tali e che invece siano rimasti per sempre cavalli!).
Cenerentola ha perso una buona occasione affinché potesse essere indicata come colei che per prima ha saputo trasformare, intenzionalmente, il suo sogno in magnifica realtà!
Rispetto a Cenerentola noi siamo un po’ più avveduti e crediamo poco alle favole. Proviamo a fare prima un piano del nostro lavoro e poi il lavoro del nostro piano, seguendo con attenzione ogni fase dello stesso. Fermiamoci di tanto in tanto a verificare il percorso fatto e prendiamoci la responsabilità di correggere il tiro o i tempi di realizzazione di quanto si rivela più impegnativo del previsto.
E, a pensarci bene, non vi pare che nel momento stesso in cui siamo coinvolti in un’attività simile, stiamo imparando a fare cose nuove e, in buona sostanza, stiamo realizzando anche un progetto su noi stessi? Anche crescere, il sogno di cambiare, diventa un progetto sfidante. E in questo Cenerentola può esserci d’aiuto. Se pur qualche volta non tutto gira alla perfezione, ma crediamo fortemente nel nostro sogno e nella felicità che esso racchiude, diamoci dentro… “e il sogno realtà diverrà”.
Qual è il tuo sogno e come lo stai progettando perché tu ne sia protagonista assoluto?