Per promuovere la propria candidatura o per ottenere un colloquio finalizzato ad approfondire le competenze e la disponibilità a mettere in gioco le abilità professionali, il curriculum vitae è, probabilmente, l’unico ed il più efficace strumento di selfmarketing oggi a disposizione.
In queste poche righe, allora, voglio offrirti una sorta di specchio al fine di aiutarti ad un confronto su quanto sto per descrivere e quanto, molto probabilmente, hai già preparato, magari anche da diverso tempo, nella speranza che possa tornarti utile per le tue prossime azioni di selfmarketing.
Certamente lo hai redatto con il fine di proporti sul mercato del lavoro, raccontando chi sei, quali studi hai compiuto, quali specializzazioni hai acquisito, a cosa aspiri.
A tale scopo, mi auguro, tu non abbia riempito più di tre fogli: il curriculum, infatti, deve più somigliare ad uno spot utile a colpire la fantasia del selezionatore che una sorta di biografia personale descritta in ogni dettaglio.
È prassi redigerlo nel formato europeo: ti ricordo che non è un obbligo, anche se in questa struttura assume un tono più solenne. L’invito, in ogni caso, è che sia dinamico ed esprima in modo progettuale il percorso lavorativo che intendi intraprendere.
Verifica se nelle poche pagine su cui è redatto, facili da leggere e da comprendere (senza l’uso di sigle, abbreviazioni, acronimi e quant’altro), sono ben riportati i tuoi dati personali, quelli che esprimono il tuo essere, i dati professionali, che esprimono il saper fare, e la capacità di coniugare il tuo essere persona con la mansione per la quale ti stai proponendo, il tuo saper essere. A tal fine, personalizzalo: hai più probabilità di catturare l’attenzione della persona deputata a leggerlo.
Partendo da un bilancio delle tue competenze, ma consapevole anche dei tuoi limiti, verifica inoltre che quanto hai scritto sia credibile su un piano di realtà: è facile, per una persona esperta, e un selezionatore è tale, rendersi conto in fase di colloquio selettivo se i contenuti del curriculum vitae rispondono alla realtà o meno.
Infine, ricorda di farlo precedere da una lettera di accompagnamento. Se non l’hai scritta mettiti subito all’opera: ti consentirà di presentare il curriculum specificando al meglio la scelta di compilare alcune voci piuttosto che altre, al fine di evidenziare che il documento che stai presentando non è copia conforme di tanti altri spediti ad altrettante aziende, ma è finalizzato a quella specifica attività alla quale ti stai rivolgendo.
Un consiglio: per quanto possibile, almeno che non sia espressamente richiesto, evita di spedire il curriculum o inviarlo via mail. Il contatto personale è più efficace e costituisce l’opportunità per offrire da subito una buona impressione.
E in bocca al lupo!