La Fondazione Unipolis lancia la terza edizione del bando “Culturability – rigenerare spazi da condividere”.
L’avviso premia i progetti innovativi in ambito culturale e creativo che favoriscano processi di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di spazi dismessi o, al momento, con altre destinazioni d’uso.
Il bando si pone diversi obiettivi. C’è innanzitutto l’intenzione di riqualificare gli spazi urbani e di farlo attraverso iniziative di carattere creativo e culturale.
Fornire ai cittadini dei luoghi della cultura e dell’innovazione significa offrire loro anche rinnovati spazi di socialità, aree dove incontrarsi, fare rete ridando forma al protagonismo civico.
La call apre ufficialmente, oggi, lunedì 15 febbraio 2016 e ci sarà tempo fino al 15 aprile 2016 per presentare il proprio progetto. La Fondazione Unipolis mette a disposizione in tutto 400.000 euro articolati in contributi di natura economica per lo sviluppo dei progetti selezionati, erogazione di servizi di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team proponenti, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto.
Alla fine della prima fase di selezione verranno scelti 15 progetti che potranno beneficiare di attività di formazione e mentoring. In un secondo momento verranno selezionati 5 progetti che riceveranno 50mila euro per sviluppare la propria idea.
Questi ultimi seguiranno un ulteriore percorso formativo utile per realizzare il progetto presentato; la fondazione mette a disposizione altri 150mila euro complessivi per attività di formazione e percorsi di accompagnamento individuale e garantire i rimborsi spese ai partecipanti per prendere parte alle attività di supporto.
Per quanto riguarda, invece, i soggetti che possono partecipare al bando, la Fondazione Unipolis chiarisce che l’avviso è aperto alle organizzazioni senza scopo di lucro (associazioni, comitati, fondazioni, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative, associazioni e società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, associazioni di promozione sociale, cooperative culturali e sociali, imprese sociali, altre ONLUS non ricomprese in questo elenco) e alle imprese private che operano nel settore culturale orientate a produrre significativi impatti sociali per la collettività.
Le organizzazioni devono, però, operare in Italia e devono avere un organo di gestione composto in maggioranza (più del 50%) da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.
Possono essere presentati, inoltre, progetti in partnership, dove con questo termine si intende un intervento realizzato congiuntamente da un soggetto “capofila” e da una o più organizzazioni “partner”, che partecipino attivamente alle iniziative previste.
Tra i partners ci possono essere anche enti pubblici o università; deve essere inoltre presentato un accordo di partenariato ovvero un documento certifichi la relazione formale tra i diversi partners.
Viene, infine, data la possibilità di partecipare a gruppi informali, composti in misura maggioritaria da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, i quali però dovranno sottoscrivere un documento che li impegna a formare in tempi brevi un’organizzazione senza scopo di lucro o un’impresa privata che opera nel settore culturale.
Per ulteriori informazioni sul bando potete consultare il regolamento.