I decreti attuativi del Jobs Act portano con sé un’importante novità normativa: l’eliminazione dei contratti di collaborazione a progetto per come li conosciamo noi.
Non potranno più essere stipulati, infatti, dei rapporti di lavoro a progetto che siano svolti da una singola persona, abbiano carattere continuativo e le cui modalità (orario, luogo, obbligo di presenza) siano scelte dal datore di lavoro.
Il legislatore fissa, dunque, tre criteri di riferimento che sono quelli dell’esclusività personale, della continuità e dell’eterorganizzazione. Tutti i nuovi contratti a progetto che presenteranno queste caratteristiche verranno trasformati nel 2016 in contratti subordinati. Saranno validi, invece, i co.co.pro già in essere fino alla data di scadenza del rapporto.
Per quanto riguarda il settore pubblico, il periodo di transizione viene esteso di un anno: i criteri dell’esclusività personale, della continuità e dell’eterorganizzazione saranno applicati infatti a partire dal 2017.
L’obiettivo della norma è eliminare le numerose fattispecie di contratto di collaborazione che hanno tutte le caratteristiche dei rapporti di lavoro subordinati.
Ci sono, però, delle importanti eccezioni che riguardano nello specifico i contratti con professionisti iscritto all’Albo, per le associazioni o società sportive dilettantistiche associate a federazioni ed enti riconosciuti dal Coni, per i componenti degli organi di controllo delle società ed in generale per tutti i casi previsti dai contratti collettivi.
Per tutte queste fattispecie non sono applicati i tre criteri di cui sopra.
Il legislatore, inoltre, ha previsto una sanatoria degli illeciti amministrativi, contributivi e contabili per tutti i datori di lavoro che a partire dal 1°gennaio 2016 trasformeranno i contratti di collaborazione in contratti subordinati a tempo indeterminato.