• L’Istituto Piepoli ha effettuato un sondaggio sulle maggiori personalità politiche italiane, le intenzioni di voto, l’andamento dell’economia ed i fatti che hanno caratterizzato il 2015.

    L’evento che in assoluto ha colpito più di tutti gli italiani sono stati gli attentati di Parigi e di Charlie Hebdo, seguiti dall’emergenza migranti e dall’avanzata rapida dello Stato Islamico tra Siria ed Iraq.
    Dal sondaggio realizzato emergono anche alcuni dati interessanti sulla situazione politica italiana.
    IMG_1820Si conferma, ad esempio, il crollo della fiducia nei confronti del Governo Renzi. Il 61% degli intervistati dichiara di non avere fiducia dell’esecutivo contro il 37% che dice di avere abbastanza o molta fiducia.
    In pochi mesi c’è stato un’erosione improvvisa del livello di appeal del Governo, se pensiamo che a maggio, sempre secondo l’istituto Piepoli, la percentuale di intervistati che si fidava dell’operato di Renzi e dei suoi ministri era sopra il 50%.
    Tra i membri dell’esecutivo, quello che riscuote maggiore fiducia è il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, davanti al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
    All’ultimo posto troviamo invece il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, preceduto dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica Stefania Giannini.

    Le intenzioni di voto confermano il parziale declino di Renzi e del Partito Democratico. Il 32% voterebbe il Pd, ma il Movimento 5 Stelle dista solamente 4 punti percentuali.
    Più indietro, invece, la Lega Nord con il 15% e Forza Italia con il 9,5%.
    Per quanto riguarda, invece, le personalità politico-istituzionali, quello che suscita maggiore apprezzamento è ancora una volta il Capo dello Stato Sergio Mattarella, nel quale ripongono la loro fiducia il 61% degli intervistati, davanti all’esponente del Movimento 5 Stelle e vice presidente della Camera Luigi Di Maio (40%) e a Matteo Renzi (39%).
    Stabile, invece, il livello di fiducia verso la situazione economica, con il 65% degli intervistati che prevede un 2016 positivo per la propria famiglia (stessa percentuale dell’anno scorso).