• Il Presidente della Repubblica riceve una delegazione dell’Associazione Libera contro le mafie

    Il Presidente della Repubblica, ha ricevuto presso il Quirinale una delegazione dell’Associazione Libera.

    il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto presso il Quirinale una delegazione dell’associazione Libera guidata dal presidente Don Luigi Ciotti e i presidenti di alcune Associazioni nazionali aderenti a Libera.

    Don Luigi Ciotti durante la presentazione delle associazioni della rete di Libera, ha sottolineato l’importanza del lavoro concreto svolto dalle associazioni e della dimensione culturale, educativa e sociale nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.

    “Libera compie 28 anni della sua storia, del suo percorso. Oggi- ha detto Luigi Ciotti durante l’incontro presentando le associazioni della rete di Libera– si sono varcati i confini e Libera la trovi in tutta l’Europa, in America Latina e in Africa. C’è bisogno di fatti, di concretezza, il nostro impegno e soprattutto di dimensione culturale perché è la cultura che sveglia le coscienze, la dimensione educativa e sociale. Le associazioni rappresentano questo percorso, questo impegno, questa responsabilità. Per noi il punto di riferimento è la Costituzione italiana, come etica del cittadino, che si fonda sulla coscienza e responsabilità sulla perché la responsabilità è la spina dorsale della democrazia”

    Il Presidente della Repubblica, durante l’incontro, ha lodato il lavoro svolto da Libera in questi 28 anni di attività per la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Ha sottolineando l’importanza della Costituzione italiana come etica del cittadino e ha elogiato il libero associarsi dei cittadini come un valore fondamentale per la creazione di una società forte e resistente alla corruzione.

    Mattarella ha anche menzionato l’importanza della cultura e della formazione nella lotta alla mafia, poiché la cultura può risvegliare le coscienze e la formazione può fornire le prospettive di crescita di lavoro e personale necessarie per resistere alle “lusinghe” della criminalità organizzata. 

    Altro aspetto fondamentale che il Presidente ha tenuto a sottolineare, è l’importanza della stretta collaborazione che c’è tra Libera, la magistratura e le forze dell’ordine per la repressione, le inchieste e le indagini sull’attività criminale, enfatizzando l’importanza della trasparenza e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni per rendere impermeabile la società ai condizionamenti mafiosi.

    Il capo dello Stato ha concluso il suo discorso facendo riferimento ai giovani, di quanto sia rilevante offrirgli delle opportunità , di dar loro la possibilità di esprimersi liberamente e di sentirsi protagonisti nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Ha enfatizzato il ruolo delle scuole e delle università nel promuovere una cultura dell’antimafia e nella creazione di una società forte e resistente. 

    “La Costituzione – ha ricordato il capo dello Stato – è come un quadro che valorizza il libero associarsi dei cittadini, che esprime la sua potenzialità non solo con le pubbliche istituzioni ma anche attraverso i corpi intermedi. Vi sono realtà che esprimono il valore di una libera e spontanea partecipazione dei cittadini. La cultura e l’istruzione e la certezza di prospettive di crescita personale e di lavoro, sono tra gli strumenti di lotta alla mafia efficaci e particolarmente decisivi”. Ha proseguito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante incontro con la delegazione di Libera. “Ve ne sono altri due altrettanto importanti con cui Libera collabora, e sono la magistratura e le forze dell’ordine. La repressione, le inchieste e le indagini sono indagini fondamentali e l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni che le rendono impermeabili ai condizionamenti. Ma a questi si affiancano la cultura, le scuole, le universita’ e la consapevolezza della dignita’ personale dei cittadini contro la prepotenza e l’aggressione mafiosa. E dall’altra quella di una societa’ forte che resiste alle lusinghe della corruzione, e questa c’e’ solo se c’e’ lavoro adeguatamente diffuso da cui nessuno sia escluso. Incontrarvi è stata un’occasione anche emblematica per lanciare un messaggio ulteriore di quanto sia indispensabile non soltanto non indebolire l’impegno su questo fronte, ma di come bisogna accompagnarlo costantemente avendo fiducia nei giovani che sono di una straordinaria capacità di sentirsi protagonisti, se coinvolti, se si offre loro l’occasione, se si consente loro di potersi esprimere”.