Appartengono tutti allo stesso partito (il Pd) e hanno anche un obiettivo comune: il rilancio del Mezzogiorno.
Alcuni dei principali Governatori del Sud Italia hanno partecipato alla festa della Cgil in Basilicata per fare il punto della situazione e lanciare un nuovo patto di collaborazione.
Erano presenti nello specifico il Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, il Governatore della Basilicata, Marcello Pittella, ed in collegamento via Skype il Governatore della Puglia, Michele Emiliano. Hanno partecipato all’incontro anche il vicepresidente dell’Abruzzo Giovanni Lolli e il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso.
Se escludiamo, dunque, i rappresentanti di Sicilia e Campania (due regioni di un certo peso politico e non), era presente l’intera classe dirigente meridionale, tutta unita nel lanciare segnali di allarme al Governo: quello che è stato fatto per il Sud non è abbastanza.
A scuotere le coscienze ci prova il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio: «Noi apprezziamo tanto quegli 80 euro in più in busta paga – dice Oliverio – ma a fronte di quella cifra quanti servizi sono stati tagliati al cittadino? Ora che sono state eliminate le Province non si potrà garantire il riscaldamento nelle scuole. Stesso discorso dobbiamo farlo per il trasporto pubblico».
Nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione del Rapporto Svimez, che dipinge ancora una volta un quadro inquietante sulla situazione economica e sociale del Mezzogiorno, il premer ha annunciato un piano programmatico per il Sud con investimenti nelle infrastrutture e detassazioni per le imprese.
Nell’ultima settimana alcune indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi hanno parlato anche di un’ipotesi di taglio dell’Ires per le aziende meridionali. Qualcosa si muove, dunque, almeno sulla carta.
La realtà dei fatti racconta al momento di un Sud per nulla competitivo, gravato dalle tasse ed incapace di fornire servizi ai propri cittadini. La proliferazione degli scandali legati alla politica, la criminalità organizzata e l’illegalità diffusa contribuiscono a rendere la situazione ancora più complessa.
Sul palco della Cgil, i governatori del Mezzogiorno hanno stretto un insolito patto di collaborazione, rilanciando: non bastano le ricette già scritte (da questo punto di vista il piano del Governo sembra qualcosa di già visto), perché “sui territori ci stiamo noi” dicono e tastiamo con mano l’inefficacia di determinate soluzioni.
Ogni regione ha problemi diversi, ma è necessaria una visione comune di Mezzogiorno; una collaborazione tra i Governatori delle regioni meridionali può essere allora una risorsa strategica fondamentale da portare sul tavolo di Palazzo Chigi.