• Secondo le stime di Unioncamere saranno 83mila le nuove assunzioni nel settore dell’industria e dei servizi per il trimestre aprile-giugno. Una variazione positiva di questa entità non si vedeva addirittura dal 2012.

    caschetto lavoroIl Jobs Act e la ripresa del sistema produttivo italiano porteranno le imprese ad assumere nuovi addetti: «Non si vedeva da 36 mesi» fa sapere Unioncamere «un saldo positivo tanto consistente nelle previsioni di assunzione del settore privato. Sono 83mila i posti di lavoro aggiuntivi che le imprese dell’industria e dei servizi intendono creare tra aprile e giugno 2015, 82mila dei quali destinati a lavoratori alle dipendenze».
    Gli effetti della riforma del mercato del lavoro si vedono soprattutto nel tipo di contratti che verranno stipulati. Secondo le previsioni di Unioncamere, infatti, i contratti a tempo indeterminato rappresenteranno il 24 % delle nuove assunzioni, facendo registrare un saldo positivo dell’80% rispetto allo stesso bimestre del 2014.

    Il Jobs Act ha reso il contratto a tutele crescenti il baricentro del sistema contrattuale italiano. La modifica dell’art. 18, con l’aumento della flessibilità in uscita, e le agevolazioni fiscali previste nella Legge di Stabilità spingeranno i datori di lavoro a stipulare nuove forme contrattuali a tempo indeterminato.
    È prevista al contempo una diminuzione dei contratti di apprendistato (-8,7% rispetto a dodici mesi fa) e dei contratti a progetto (-36,7%).
    La Sardegna, il Trentino Alto Adige e la Calabria sono le regioni che dovrebbero far registrare la variazione positiva più elevata rispetto ad uno fa, mentre Rimini (+6,2%), Nuoro (+3,1%) e Vibo Valentina (+2,8%) dovrebbero essere le province con la crescita più cospicua.