• Tempo del creato 2023: un mese di riflessione e preghiera

    Dal 1 settembre al 4 ottobre si terrà il Tempo del creato 2023, celebrazione cristiana annuale.

    Il Tempo del Creato è la celebrazione cristiana annuale per ascoltare e rispondere insieme al grido del Creato. Il Tempo della “Celebrazione” inizia il 1 settembre, Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato e si conclude il 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi.

    Il tema di quest’anno è: “Che la giustizia e la pace scorrano”, ispirato a un testo del profeta Amos, con il simbolo di Un Fiume Possente.

    Dichiarazione congiunta dei presidenti del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e della Conferenza delle Chiese Europee

    Il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), arcivescovo Gintaras Grušas, e il presidente della Conferenza delle Chiese europee (CEC), arcivescovo Nikitas di Thyateira, invitano tutti i cristiani nelle chiese, parrocchie, comunità e le persone di buona volontà di tutta Europa a osservare il Tempo del Creato 2023, dall’1 settembre al 4 ottobre, in uno spirito ecumenico, uniti nella preghiera e nell’azione, rilasciando la seguente dichiarazione.

    Prima di diventare un profeta, Amos aveva un pezzo di terra, una famiglia e un lavoro. Improvvisamente, ha conosciuto la povertà affrontando l’esilio e diventando un rifugiato, sentendo il dolore di ricordare il passato e vivendo l’incertezza del proprio futuro.

    Amos ha visto l’ingiustizia che feriva il suo stesso popolo, il doloroso contrasto tra ricchi e poveri. Ha sopportato la siccità e la perdita dei frutti della terra. Da questa esperienza ha imparato cosa significano povertà e incertezza. Inaspettatamente, ha udito la voce di Dio e ha trovato nel suo cuore la forza di predicare con grazia ai poveri, pronunciando parole di speranza con instancabile prontezza.

    In questa avvincente esperienza spirituale del profeta Amos, il cui nome significa “portatore di pesi”, abbiamo trovato l’ispirazione per la celebrazione ecumenica del Tempo del Creato di quest’anno, “Scorrano la giustizia e la pace”, che fa riferimento alle parole del Libro di Amos: “Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne“ (cfr. Amos 5,24).

    Il simbolo spirituale di quest’anno è un fiume impetuoso; è l’acqua, elemento semplice ed essenziale presente nella nostra vita, segno di vita e di purificazione nelle nostre tradizioni religiose. L’acqua ci ricorda il nostro Battesimo e il nostro impegno per la conversione e la vita nuova. L’acqua, tuttavia, non è accessibile in modo sicuro a tutti, anche se è così essenziale per la sopravvivenza umana. Così tante persone non hanno ancora accesso all’acqua potabile; altri hanno recentemente dovuto fuggire dai loro villaggi a causa della siccità. Tanti nostri fratelli in tutto il mondo sono costretti a ripetere le parole di Gesù: “Ho sete“ (cfr. Giovanni 19,28). Altri ancora sono dovuti fuggire a causa delle inondazioni, siano esse dovute a cause naturali o umane.

    In questo tempo di preghiera e conversione, ascoltiamo l’appello dei nostri fratelli e sorelle, vittime di diverse forme di ingiustizia ambientale. Pertanto, ci rivolgiamo a Dio con cuore umile offrendogli la nostra preghiera: “Signore, lascia che la giustizia e la pace scorrano nel nostro mondo, nella nostra casa comune”.

    Ogni volta che, tristemente, vediamo persone assetate o in lotta contro la siccità, preghiamo: “Scorrano la giustizia e la pace”. Ogni volta che vediamo la distruzione disumana della guerra, come in Ucraina, Somalia, Yemen, Eritrea, Myanmar e molti altri luoghi in tutto il mondo, dove i bisogni essenziali sono ostacolati o dove l’acqua viene utilizzata come arma contro civili innocenti, ripetiamo ancora: “Scorrano la giustizia e la pace”.

    In questo tempo di preghiera e conversione, ricordiamo a noi stessi che Dio vuole che ognuno di noi si comporti in modo equo e pacifico in ogni situazione della vita. Se nutriamo un rapporto di fiducia con Dio, con i nostri fratelli e sorelle e con la natura, allora una giustizia e una pace efficaci scorreranno abbondantemente in mezzo a noi.

    Come Chiese cristiane, e con cuore orante, offriamo i nostri contributi e le nostre riflessioni alla prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), organizzata dalle Nazioni Unite a Dubai (Emirati Arabi Uniti), dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, invitando anche tutti i leader mondiali e ogni persona di buona volontà ad ascoltare la scienza e a impegnarsi per un’equa attuazione dell’Accordo di Parigi. L’opportunità di creare un modo di vivere più equo e sostenibile per l’intera umanità dipende dal nostro impegno a proteggere la nostra casa comune, cambiando il nostro stile di vita, favorendo la temperanza e la sobrietà nell’utilizzo di risorse che sono un dono di Dio per noi. Ma in modo speciale, dipende dall’impegno e dal lavoro riflessivo di coloro che sono più direttamente coinvolti nella politica e nella vita sociale.

    Invitiamo tutti i cristiani nelle chiese, nelle parrocchie, nelle comunità e ogni persona di buona volontà in tutta Europa a osservare e celebrare il Tempo del Creato 2023 dall’1 settembre al 4 ottobre in uno spirito ecumenico, uniti nella preghiera e nell’azione.

    In questo Tempo del Creato, desideriamo essere testimoni di Cristo, sorgente di acqua viva. Vogliamo lavorare e pregare affinché le nostre chiese diventino spazi accoglienti dove si senta chiaramente una voce che proclama: “La giustizia e la pace scorrano come un torrente perenne nel nostro mondo”.



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  • Da Confcooperative Sanità e Università Cattolica corso perfezionamento “Terzo settore e Sanità”

    Al via le iscrizioni per la V° edizione del corso di perfezionamento universitario “Terzo Settore e Sanità”.

    Al via le iscrizioni per la V° edizione del corso di perfezionamento universitario “Terzo Settore e Sanità”, realizzato da Confcooperative Sanità in partnership con l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

    Contenuti e obiettivi.

    Il percorso formativo si rivolge prioritariamente a: cooperatori ed operatori della cooperazione e più in generale del Terzo Settore; professionisti (pubblici, privati, convenzionati) a vario titolo operanti nell’area della sanità di territorio che vogliano approfondire le opportunità offerte dall’impegno nel privato noprofit (il corso è accreditato presso gli ordini professionali per i relativi obblighi formativi); neolaureati in ambito giuridico, economico, sociologico e sanitario interessati a sviluppare conoscenze e competenze nel campo dell’imprenditoria sociale attiva nell’area dell’assistenza primaria. 

    Il corso ha un taglio fortemente interdisciplinare e intende fornire una visione d’insieme della normativa di settore, del quadro giuridico e delle forme organizzative no-profit operanti nel settore sanitario e sociosanitario, con un focus particolare sulla cooperazione. Approfondirà, inoltre, il concetto di “assistenza primaria”, analizzandone le implicazioni in termini di policy, di modelli organizzativi e di soluzioni gestionali, offrendo una panoramica sugli strumenti societari che il privato sociale mette a disposizione per la progettazione, la programmazione e la gestione di servizi sul territorio, in un’ottica di integrazione e multiprofessionalità.

    Organizzazione della didattica

    Analogamente alle precedenti edizioni, la didattica sarà organizzata in 6 moduli seminariali in presenza ciascuno dedicato ad un tema specifico, per una durata complessiva del corso di 60 ore, con lezioni interattive, testimonianze professionali, seminari, casi-studio, che si svolgeranno con cadenza mensile o bimensile, nei giorni di venerdì (ore 14.00-19.00) e sabato (ore 09.00-14.00).

    Il corso avrà inizio venerdì 29 settembre e si concluderà sabato 16 dicembre con la consegna degli attestati di partecipazione.

    Anche per questa quinta edizione Confcooperative Sanità è orientata a facilitare la partecipazione dei soci e dei lavoratori delle cooperative aderenti alla Federazione, o quanti da essa segnalati appartenenti al mondo confederale, attraverso le seguenti agevolazioni: per i primi 10 iscritti sono previsti borse di studio che coprono il 50% del costo di iscrizione, che pertanto sarà pari a 750 euro euro (anziché 1.500 euro); per gli iscritti dall’11° in poi è previsto uno sconto del 20% sul costo totale, che pertanto sarà pari a 120 euro (anziché  150).

    Modalità d’iscrizione

    Una volta completata l’iscrizione sul sito di ALTEMS, per avvalersi dello sconto i candidati dovranno segnalare tempestivamente a Confcooperative Sanità (sanita@confcooperative.it) l’avvenuta iscrizione, unitamente alla cooperativa o struttura Confcooperative di riferimento. Tutte le iscrizioni dovranno essere formalizzate entro il 18 settembre 2023. La domanda di ammissione dovrà essere presentata secondo le modalità previste sul sito di ALTEMS.


  • Territori da rifiorire: la magia dell’Irpinia al centro della terza edizione del campo residenziale

    Si è svolto ad Irpinia dal 28 al 30 luglio il campo residenziale ed itinerante di Confcooperative Campania.

    Relazione, convivialità e accoglienza sono state una componente chiave del campo residenziale ed itinerante di Confcooperative Campania, che si è svolto ad Irpinia dal 28 al 30 luglio, per il terzo anno consecutivo.  

    Il titolo scelto per il 2023 è stato “Territori da rifiorire… ritornare, riabitare, rinnovare”, pensato per osservare, attraverso il punto di vista del movimento cooperativo, uno spaccato tra la valle del Sele e l’Alta Irpinia.

    Amore per il territorio: Storie ed esperienze delle cooperative

    Durante le tre giornate si è andati alla scoperta delle storie e delle esperienze di alcune cooperative che da Caposele a Monte Sant’Angelo, da Quaglietta a Senerchia, passando per il cammino di San Guglielmo- operano, mettendo al centro la bellezza della natura e la comunità.

    Tra progetti di agricoltura sociale in carcere, progetti di animazione territoriale, gestione di oasi e luoghi suggestivi che nutrono l’anima, i partecipanti hanno avuto modo di mettersi in contatto con l’impegno di realtà legate a doppio filo a territori che rischiano l’abbandono.

    Mettendo in moto i sensi della vista, del gusto, e dell’ascolto, i partecipanti del campo hanno avuto modo di comprendere che le aree interne custodiscono segreti e peculiarità che possono dar vita a progetti cooperativi e quindi di impresa.

    Cooperative sociali e di comunità come Intra, Il germoglio, Stazione Goleto hanno svelato il loro impegno per l’accoglienza, per la ripopolazione dei luoghi e per la rieducazione dei detenuti. Altre come la Cooperativa Impresa sociale Carmasius o la Cooperativa di comunità La Drupa hanno comunicato e fatto vivere i segreti di un territorio, dove l’elemento naturale incontaminato, le leggende, la lentezza, le tradizioni costituiscono materia viva, un richiamo e una via di sviluppo.

    Confronto con le istituzioni

    Oltre la parte esperienziale e di racconto in collaborazione con le cooperative citate, il campo ha offerto anche momenti di scambio con alcuni rappresentanti di istituzioni delle aree interne. Una vera e propria Tavola rotonda ha messo insieme e a confronto il mondo delle imprese cooperative, il mondo delle istituzioni e la Chiesa diocesana.

    Sono difatti intervenuti:  S.E. Mons. Pasquale Cascio, Vescovo dell’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco, Bisaccia, il Sindaco del Comune di Monteverde, Antonio Vella, il Presidente del Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia, Luigi D’Angelis e il Presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea

    L’esperienza si è conclusa affidando ai giovani partecipanti l’impegno a custodire e a far fiorire in sé la forza e l’energia dell’Alta Irpinia, che si è rivelata attraverso il popolo, protagonista della comunità, uomini e donne che collaborano pienamente con le imprese che sono state coinvolte nel programma della due giorni.


  • Inflazione, Legacoop-Ipsos: 6 italiani su 10 sono costretti a ridurre le spese

    L’inflazione ha costretto 6 italiani su 10 a ridurre le spese. A pagarne le conseguenze sono i ceti più deboli.

    L’aumento dei tassi continua a protrarre i suoi effetti negativi sulle famiglie, inducendo gli italiani a ridurre lo shopping, i consumi energetici e le attività di svago. Sei italiani su dieci (57%) sono costretti a ridurre drasticamente i consumi. Sono questi i dati emersi dal report FragilItalia elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos sul tema “Inflazione e consumi”, condotto su un campione rappresentativo della popolazione (800 casi di 18 anni e oltre).

    I risultati del sondaggio

    Per far fronte ai rincari, il 53% della popolazione riduce i consumi di energia elettrica, il 51% le spese per attività culturali e di svago, il44% i consumi del gas.

    Una tendenza che non si esaurirà nell’immediato futuro, ma pare sia destinata a proseguire. Il 57% che si vedrà costretto a ridurre o evitare le spese in divertimenti, il 52% le cene in ristorante e i viaggi, il 48% i prodotti in delivery, il 47% i piatti pronti.

    Tali voci sono seguite dalla riduzione o dalla rinuncia all’acquisto per prodotti di elettronica (46%), della cultura (45%), di abbigliamento (41%), di bellezza (40%), di scarpe (39%). 

    Relativamente alla spesa alimentare, il pesce guida la classifica delle percentuali di chi dovrà rinunciarvi o ridurne il consumo (31%), seguito dai consumi di gas ed energia elettrica (28%), da salumi, carni, alimenti

    Aumento delle diseguaglianze

    A pagarne le conseguenze è soprattutto il ceto popolare: in questa fascia di popolazione, infatti, la riduzione dello shopping interessa il 74% degli italiani (contro il dato medio del 57%), quella del consumo di energia elettrica il 71% (contro il 53%), quella delle spese per attività di svago il 66% (contro il 51%) e quella del consumo di gas il 56% (contro il 44%). È comunque da evidenziare come, rispetto alla precedente rilevazione (del settembre 2022), a livello medio complessivo calino, rispettivamente di 10 e di 12 punti percentuali, le quote di chi ha dovuto ridurre i consumi di energia elettrica e di gas.

    L’impatto dell’incremento dei costi e dei prezzi nell’ultimo anno è stato forte e ha aumentato le diseguaglianze nel nostro Paese”, – commenta Simone Gamberini, presidente di Legacoop – e per quanto il Paese abbia resistito, sia dal lato della produzione sia dei consumi, gli aumenti hanno colpito i bilanci delle famiglie in modo asimmetrico, penalizzando i ceti più fragili per i quali incidono maggiormente i consumi essenziali quali energia, mutui, alimentari”.

    Il presidente Gamberini sottolinea la necessità di politiche pubbliche coraggiose per sostenere la domanda e per evitare ulteriori cali nei consumi, che potrebbero portare a una recessione economica e disagio sociale.

    Focus sulla spesa alimentare

    Il report contiene anche un focus sugli effetti dei rincari sulla spesa alimentare, concentrandosi sulle strategie di acquisto messe in atto dalle famiglie per fare fronte all’aumento dei prezzi dei prodotti, sui canali di vendita utilizzati per gli acquisti alimentari e sulla shrinkflation.

    Per quanto riguarda le strategie di acquisto, il 51% degli intervistati dichiara di aver ridotto l’acquisto di prodotti superflui (-7 punti percentuali rispetto a settembre 2022), il 49% di limitare gli sprechi di cibo (-4 punti), il 46% di acquistare soprattutto i prodotti in promozione (-9 punti), il 42% di fare maggiori scorte di prodotti in promozione, il 32% (-6 punti) di cercare i prodotti più convenienti, anche se non abitualmente consumati.

    Riguardo ai canali di vendita dei prodotti alimentari, i risultati del sondaggio evidenziano un aumento medio della frequenza di acquisto del 29% nei discount (53% nel ceto popolare). In diminuzione, invece, la frequenza degli altri canali: del 27% nei negozi al dettaglio (41% nel ceto popolare), del 23% nei piccoli supermercati (ceto popolare 39%), del 14% negli ipermercati (45% nel ceto popolare), del 13% nei supermercati (41% ceto popolare).

    Infine, netto il giudizio negativo (espresso da più di 7 italiani su 10), sulla shrinkflation, ovvero la pratica, messa in atto da alcune aziende, di ridurre la quantità di prodotto contenuto in una confezione per mantenerne fermo il prezzo. Quattro italiani su dieci (il 41%) la considerano una truffa ai danni dei consumatori, 3 su dieci (il 32%) la considerano sbagliata, una presa in giro dei consumatori ai quali non viene comunicata in modo trasparente la riduzione di peso della confezione.



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  • Fon.Coop: Pubblicato l’Avviso 55 Cassaintegrati

    Pubblicato l’Avviso 55 Cassaintegrati con una dotazione di 11,2 milioni.

    Fon.Coop ha pubblicato l’Avviso 55 Cassaintegrati con una dotazione di 11,2 milioni dedicato a imprese che hanno lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari. Il nuovo avviso, che è aggiuntivo rispetto alla programmazione 2023, è aperto a tutte le imprese aderenti al Fondo perché “extra” rispetto a tutti i canali di offerta – Conto Formativo e Avvisi del Fondo di Rotazione. 

    L’Avviso utilizza risorse così come stanziate dal Decreto 14 marzo 2023 “Definizione dei
    criteri e delle modalità di rimborso, per le annualità 2022 e 2023, delle risorse di cui all’articolo 1,
    comma 722, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, in favore dei fondi paritetici interprofessionali”.

    “La restituzione del prelievo forzoso da parte dello Stato ci consente come Fon.Coop di aumentare ulteriormente l’offerta formativa pianificata per il 2023 – spiega Anna Manca,  vicepresidente Confcooperative e consigliera Fon.Coop – in una logica di continua rimodulazione di risposte ai bisogni diversificati e crescenti delle imprese aderenti, anche e soprattutto se in difficoltà”.

    Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze si conferma infatti asset strategico per la competitività e la produttività delle imprese alle prese con le conseguenze degli eventi che hanno condizionato in maniera significativa l’economia nel corso degli ultimi anni, se non addirittura degli ultimi mesi, se pensiamo alla Romagna e alle regioni alle prese con gli effetti del cambiamento climatico, dovendo al contempo affrontare le transizioni in essere nel mercato del lavoro”.

    L’obiettivo dell’Avviso

    L’Avviso 55 è molto versatile e mette a disposizione delle imprese strumenti di analisi, di accrescimento e di valorizzazione delle competenze dei lavoratori – indipendentemente dal settore di appartenenza, dalla qualifica, dalla tematica e modalità didattica formativa.

    È possibile presentare piani che includono sia attività non formative, per definire il fabbisogno formativo dei lavoratori e certificare a vario titolo le competenze acquisite, che attività formative e di riqualificazione-nella misura del 35%- per definire al meglio il fabbisogno formativo dei lavoratori e certificare a vario titolo le competenze acquisite: compresi percorsi di upskilling e reskilling per l’innalzamento dei livelli di qualifica o per acquisire nuove qualificazioni.

    La centralità delle persone – conclude Manca -, quale filo conduttore dell’imprenditorialità cooperativa, soprattutto nei momenti di difficoltà, si dimostra e si agisce anche attraverso l’attenzione alla formazione continua e alla valorizzazione delle competenze della compagine lavorativa.”

    Doppia scadenza di presentazione

    L’Avviso prevede due scadenze di presentazione dei piani formativi, qualora le risorse non siano state utilizzate interamente.

    La prima scadenza, prevista per il 31 ottobre 2023, ha i seguenti termini: caricamento dei formulari on line dal 02/10/2023, la validazione dei piani è fissato alle ore 13:00 del giorno 31/10/2023, il completamento della procedura di presentazione entro il 7/11/2023.

    La seconda scadenza, che sarà attivata qualora siano presenti ancora risorse, ha i seguenti termini:
    caricamento dei formulari on line dal 15/01/2024, la validazione dei piani è fissato alle ore 13:00 del
    giorno 15/02/2024, il completamento della procedura di presentazione entro il 21/02/2024.



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    Calories per serving
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    Pros

    • It’s 3rd party lab tested
    • Manufactured in an FDA-registered facility
    • Free of GMO
    • Can be refunded for reimbursement within 30 days

    Cons

    • Finding the right consistency when mixing is challenging
    • Lactose-intolerant people may have slight problems

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  • Al via il concorso per premiare i migliori mieli italiani

    presentato il concorso “Il miele millefiori, se è italiano vale di più”.

    Il concorso Il miele millefiori, se è italiano vale di più, ideato e promosso da Confcooperative Fedagripesca, è stato ufficialmente presentato nella giornata di ieri. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di comunicazione Generazione Honey, realizzato dalla società di servizi di Confcooperative Fedagripesca, Agrirete Service, e finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, il cui obiettivo è la valorizzazione del ruolo degli apicoltori e dell’eccezionalità dell’ape italiana.

    Il concorso è aperto agli apicoltori italiani che allevano esclusivamente api italiane appartenenti alle razze Apis mellifera Ligustica. I partecipanti dovranno inviare i loro prodotti entro l’8 settembre 2023.

    Tutti i campioni verranno analizzati dal laboratorio del CREA-AA con sede a Bologna per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche. Successivamente, una giuria di Assaggiatori iscritti all’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele valuterà le caratteristiche visive, olfattive, gustative e tattili di ogni campione ammesso al concorso.

    La premiazione dei vincitori avverrà il 28 ottobre a Piacenza Expo, in occasione della fiera internazionale Apimell October Edition, dedicata al settore apistico. Il concorso si avvale della partnership con la Fai, Federazione Apicoltori Italiani e con l’associazione Miele in Cooperativa.

    Riccardo Terriaca, segretario generale di Miele in cooperativa, ha dichiarato: “Il concorso che oggi lanciamo è assolutamente in linea con gli obiettivi della campagna di comunicazione Generazione honey, lanciata più di un anno fa, che intende proprio valorizzare i mieli italiani prodotti da apicoltori che allevano solo api italiane, sensibilizzando anche il consumatore a scelte di acquisto più consapevoli e attente alle caratteristiche e all’origine dei diversi prodotti in commercio”.

    Il regolamento completo per partecipare al concorso è disponibile sul sito www.generazionehoney.it.